Regia di David Koepp vedi scheda film
Se non fosse tratto da un racconto di Richard Matheson del 1958, si potrebbe definire “Echi mortali” un clone di “Il sesto senso”. Sono molte, infatti, le analogie tra i due film, a partire dalla presenza di un bimbo che vede e parla con i defunti. Diretto da David Koepp, sceneggiatore di grande livello (“Carlito’s Way”, “Occhi di serpente”), il film cambia pelle più volte; da ghost story si trasforma presto in un thriller e poi ancora in una crime story. La vita di una coppia normale è sconvolta dalle esperienze paranormali del figlioletto, seguito ben presto dal padre, al quale un’incauta seduta d’ipnosi apre la mente al mondo del paranormale. Un’esperienza lacerante che porta l’uomo sull’orlo della follia, sino a quando non scopre che ha una missione da compiere. Un film coinvolgente in cui gioca un ruolo preminente la “casa”, una normale villetta di un quartiere operaio, che nasconde un terribile segreto al suo interno e che getta una luce inquietante sul mondo dei vivi che la circonda.
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