Regia di Alex Ranarivelo vedi scheda film
"Nato Campione" racconta una storia di rivincita lunga sei anni, ma dentro c'è una vita, attraverso la quale si consuma una tragedia dopo l'altra. Ma è anche una dichiarazione d'amore per il Jujitsu, che del film è in realtà il vero protagonista.
Forse il difetto sta nel voler cercare a tutti i costi l'effetto, manca quell' essenzialità nella regia che dovrebbe asciugare la retorica , e che invece fa continuamente l' occhiolino allo spettatore.
Tuttavia i colpi di scena sono azzeccati ed il film è molto emozionante , raccontato com'è dalla voce over di uno dei protagonisti; e non risparmia fra l'altro una certa durezza negli scontri su ring , davvero ben costruiti oltre che brutali.
Molto bravo il protagonista Sean Patrick Flanery, una carriera intera dedicata alla serie B chissà perché , supportato da un intensa e molto bella Katrina Bowden. Su Dennis Quaid, sfregiato dal lifting, preferisco sorvolare.
Insomma non un capolavoro, ma sicuramente un film emozionante che potrebbe piacere non solo agli appassionanti di questa disciplina , il Jujitsu, che meriterebbe più spazio al cinema, anche se quel poco che c'è è tanta roba
( Redbelt, capolavoro di David Mamet)
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