Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
Audiard non si smentisce e non delude neanche stavolta.
Il regista di questo film è Audiard, e per me dovrebbe essere sufficiente, come indicazione, dato che ai suoi film precedenti (quelli che ho visto) ho dato 8 a Sulle mie labbra, 8 a Il profeta, 9 a Un sapore di ruggine e ossa, 8 a Dheepan. In questo nuovo bel film si parla di giovani lavoratori, lei ama lui che non la ama, perché poi ama l’altra, che non lo ama. E in fondo allora lei ama lui che in fondo la ama. Bello bello, con un super cast e delle belle relazioni, vere e veritiere, tra le persone, le quali si conoscono, si piacciono e fanno molto sesso. I protagonisti sono una sorprendente Lucie Zhang (un quasi esordio, eccellente), l’ottima e già notata Noemie Merlant e lui, che si chiama Makita Samba e che non conoscevo per nulla. Tutti bravissimi, un film con una grande chimica e molto sesso (già detto, ma che sia così più chiaro). Scritto in maniera quasi perfetta, girato da dio, insomma un altro bel film per Audiard, a cui darò un 7/8 solo perché alcune cose forse non erano così essenziali e forse potevano non esserci. Il titolo si riferisce a uno degli Arrondissement in cui è suddivisa Parigi (i numeri più bassi stanno in centro, i più alti via via più lontano). Sono “piccoli” ma molto abitati, e non è detto che perché hanno numeri alti siano brutti. Il 13° ha un po’ meno abitanti di Padova, è poco turistico ed è abitato da molti cinesi; da quanto si vede è piuttosto carino. Il film prende lo spunto da alcuni fumetti; partecipò senza fortuna a Cannes, battuto insieme ad altri da Titane. Incassi da film d’essai, in definitiva un gioiellino per adulti rintracciabile su Amazon.
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