Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Un film tecnicamente ben realizzato per chi vuole sorbirsi la dose di drammi di decine di personaggi le cui storie si intrecciano vorticosamente. Schema simile ad American Beauty, anche nella tragicità. Non so quanto possa esserci utile, a me per niente. Le trame drammatiche di questi film, create ad hoc per provocare forti emozioni, scavano i letti dei fiumi nei quali poi forzatamente andranno a confluire le nostre emozioni, il che non mi va: non mi va che i percorsi delle mie emozioni siano già scavati da film così drammatici. Preferisco non avere percorsi prestabiliti quando vivo una emozione, o tutt'al più avere dei percorsi un po' più allegri. Chi l'ha detto che le cose che capitano devono avere connotazioni così cupe, tristi, drammatiche? A mio parere da evitare o guardare su uno schermo piccolo piccolo, con basso volume, magari ad alta velocità.
Drammi, tragedie, malattie, nevrosi, assurdità e paradossi della vita (moderna).
Eccellente prova di quest'attore sempreverde, sempre giovane, eclettico e stupefacente. Eccellente prova anche del doppiatore italiano Roberto Chevalier, che gli è valsa il premio come miglior voce maschile.
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