Regia di Dick Maas vedi scheda film
Lode e gloria a Dick Maas, regista olandese che qualche anno fa realizzò il pregevole thriller “Amsterdamned”, che è riuscito nella titanica impresa di far recitare in scene d’azione l’ormai inespressivo William Hurt. La storia è convenzionalmente hitchcockiana, con una famigliola americana in gita ad Amsterdam. L’imprevisto però è dietro l’angolo, sotto forma di un omicidio al quale assiste la figlia muta della coppia. Il killer la vede, lei non può parlare né gridare, solo correre nella notte di Amsterdam in un crescendo di suspense mozzafiato. Maas allestisce un thriller notturno dalla progressione inarrestabile in cui sfrutta un set interessante e inconsueto come Amsterdam, dove la giovane Melissa si trova a compiere una versione nera del viaggio di Alice. La goffaggine del killer e dei suoi complici conferisce al film una nota di comicità, che non annacqua l’intensità del film, concluso da un finale con Amsterdam “a ferro e fuoco” e il povero Hurt impegnato a compiere evoluzioni irripetibili.
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