Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film
I coniugi Giuliani, sulla sessantina, hanno faticato parecchio per far uscire di casa i tre figli ormai grandi. Ora, però, a un passo dalla ritrovata libertà, i genitori si accorgono di rimpiangere i tempi in cui vivevano tutti sotto lo stesso tetto.
La famiglia Giuliani rappresenta il nucleo famigliare medio italiano degli anni ’80, anni di spese pazze e scriteriate, di vita al di sopra delle proprie possibilità economiche e di apparenza incontrastata dominatrice sulla realtà: due genitori sulla sessantina, tre figli con problemi di coppia, di convivenza e con tanto di nipotini in arrivo; mantenere una casa non è una grossa fatica, trovare un lavoro men che meno (anche se non è oro tutto ciò che luccica) e alle pulizie domestiche pensa la serva filippina. Vista oggi, questa strampalata fiction targata Rai e messa in onda per la prima volta nel 1989 è una sorta di involontario documentario sul ‘come eravamo’ di uno dei periodi più assurdi della Storia della Repubblica (e dell’umanità più in generale, senza dubbio), per quanto appartenga a un passato relativamente prossimo. Dal punto di vista narrativo invece la sceneggiatura firmata da Giorgio Mariuzzo e da Paola Pascolini non offre assolutamente nulla di esaltante o tantomeno di memorabile, mettendo in scena la solita altalena di emozioni blande e di rapporti interpersonali poco rifiniti, prendendo naturalmente spunto dal film televisivo licenziato l’anno precedente dagli stessi autori e dallo stesso regista (Giorgio Capitani), E non se ne vogliono andare! (1988). Proprio come in quel caso, anche questo lavoro è suddiviso in due parti della durata di all’incirca cento minuti ciascuna; interpreti: Turi Ferro, Virna Lisi, Massimo Ciavarro, Eleonora Danco, Catherine Spaak, Fiorenza Tassinari, Marisa Merlini e Giuliana Calandra. 2/10.
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