Regia di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett vedi scheda film
Il primo Scream (1996) aveva tre cose interessanti:
1. I rimandi meta-cinematografici
2. La faccia di Matthew Lillard
3. Un regista mediocre ma dalla determinante consapevolezza di cosa stesse facendo.
In questo trascurabile seguito, i rimandi meta-cinematografici sono stucchevoli e non si capisce chi dovrebbero interessare, sebbene la demenziale sceneggiatura si preoccupi di stare al passo della generazione z, ottenebrata da anni e anni di horror scrausi e scemenze.
Il film omaggia Wes Craven ed è, giustamente, dedicato a lui, ma parte con una scena che lo copia (in peggio ) e che lo sbeffeggia nei dialoghi.
Spariscono le scene umoristico-camp che hanno sempre affossato i sopravvalutatissimi film di Wes Craven, ed è un bene, la fotografia si incupisce ("troppe luci in quei film anni '90" dice un personaggio. Ma lì esisteva una fotografia che oggi viene fatta perlopiù in post-produzione, con grande facilità e pochissima creatività), peccato che la regia sia tirata via, a livello di un film porno che fa sembrare Craven un Lumet, a confronto (basta vedere la prima scena in ospedale, al limite del dilettantesco)I battibecchi tra i personaggi sono da scuola di infanzia e la logica latita troppo anche per un film di questo tipo, per non parlare del forzatissimo innesto dei personaggi storici.
Lo splatter aumenta in dosi esponenziali ma le morti sono senza inventiva e poco plausibili, tanto che in più momenti sembra di vedere "Scary Movie".
Io continuo a preferire "Babadook"
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