Regia di Werner Herzog vedi scheda film
non era facile fare un remake del capolavoro di Murnau all'altezza dell'originale. Herzog ci riesce e realizza una pellicola memorabile. Il regista bavarese si rialaccia all'espressionismo dei maestri degli anni 20, ma al contempo ci mette del suo e compone un affresco horror/fantastico contenente pagine di fosca potenza e di allucinata forza evocativa. Quando prende il volo (dalla parte centrale del film fino alla fine beffarda), non lo ferma nessuno. E' un'opera profondamente herzoghiana, nell'estetica (lo sguardo visionario e apocalittico sulla natura; gli animali; le atmosfere torbide e da incubo) e nella poetica (l'emarginazione, la tristezza di un individuo costretto a vivere senza amore per l'eternita'; l'inarrestabilita' del male). Grande fotografia, musiche funzionali e un'ottimo cast. Da non perdere
dopo "Adele H", un'altra performance ottocentesca per questa magnifica attrice
si cala nella parte in maniera straordinaria, frenando il suo proverbiale istrionismo e dando piu' spazio alla malinconia
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