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Nosferatu, il principe della notte

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su Nosferatu, il principe della notte

di alan smithee
9 stelle

NOSFERATU VS. DRACULA: 3

La vicenda oscura ed orrorifica del conte affetto da vampirismo, per questo reso immortale, ma costretto per sopravvivere a succhiare sangue umano, riparandosi dalla luce del sole e rifuggendo simboli contrastanti e lesivi come croci e specchi, conosciuto ufficialmente come Vlad III, principe di Valacchia, ha trovato ampio sviluppo al cinema sotto forma di due speculari personaggi: uno è quello di Nosferatu (inteso etimologicamente come "non spirato), l'altro, più fedelmente all'opera del suo creatore letterario, è Dracula.

La scelta delle due alternative per un medesimo personaggio, varia a seconda delle versioni adattate sin dagli albori della settima arte fino a quella di Eggers del 2024, e trova la sua ragion d'essere e giustificazione in mere questioni di diritti di autore.

Klaus Kinski, Isabelle Adjani

Nosferatu, il principe della notte (1979): Klaus Kinski, Isabelle Adjani

Klaus Kinski

Nosferatu, il principe della notte (1979): Klaus Kinski

La versione qui presente, dai tratti paesaggistici particolarmente realistici molto compatibili con lo stile di regia del grande cineasta tedesco Werner Herzog, intende presentarsi come un remake della prima trasposizione assuta del vampiro al cinema, ovvero il Nosferatu muto di Murnau del 1922. Tuttavia Herzog sceglie di chiamare il conte direttamente Dracula e non conte Orlok, come nella celeberrima ed indimenticata trasposizione capostipite. Troviamo pertanto un inizialmente spavaldo Jonathan Harker (Bruno Ganz) nei panni di un giovane agente immobiliare di Wismar (pertanto la seconda parte della vicenda si trasferisce in Germania e non a Londra come avveniva ad esempio nella versione del 1931 di Tod Browning), a sua volta felicemente sposato con l'incantevole e sensibile Lucy (Isabelle Adjani), turbata da incubi e visioni che la spingono a sconsigliare al coniuge di intraprendere viaggio per la Transilvania. Lì lo aspetta il conte Dracula (un indimenticato, esemplare Klaus Kinski), interessato ad acquistare una casa, guarda caso proprio nei pressi della loro abitazione.

Isabelle Adjani

Nosferatu, il principe della notte (1979): Isabelle Adjani

Bruno Ganz

Nosferatu, il principe della notte (1979): Bruno Ganz

Herzog rifugge i luoghi comuni più tipici, ma talvolta anche scontati, propri del cinema di genere, per addentrarsi da una parte nell'animo dei tre personaggi principali sopra citati, e dà vita ad un film pregno di sfaccettature intime in grado di trasformare anche la figura del mostro dai denti aguzzi (incisivi come nel film di Murnau, e non canini come nella tradizione più usuale con cui vengono rappresentati i vampiri al cinema) in un umanoide solitario e sconsolato, gentile e cortese almeno quando non sconvolto dalla bramosia della sete di sangue.

Un mostro dai tratti malinconici, e in grado di suscitare sentimenti di compatimento, quasi di empatia per il suo rivelarsi un essere immortale, destinato pertanto a soffrire per sempre della sua incontenibile sete di sangue umano fresco.

"Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti. I secoli vengono e vanno...

Non avere la capacità di invecchiare è terribile...

La morte non è il peggio; ci sono cose molto più orribili della morte.

Riesce ad immaginarlo? ..."

Klaus Kinski

Nosferatu, il principe della notte (1979): Klaus Kinski

Isabelle Adjani

Nosferatu, il principe della notte (1979): Isabelle Adjani

La capacità di mantenere le peculiarità personali da grande cineasta che sonda territori e animi umani con tale perizia, si rivela la qualità più preziosa di un grande remake, in grado di non sfigurare dinanzi a cotanto capostipite (il citato film muto di Murnau).

Bruno Ganz e Isabelle Adjani sfoderano l'uno la propria abilità espressiva e l'altra il proprio etereo e compatibile splendido apparire.

Il film termina con una sorta di rivincita del vampiro, che, pur morendo grazie all'intervento propizio di Val Helsing, riuscirà a propagare la sua essenza vampiresca sull'ingenuo Jonathan Harker, indotto a far ritorno nel castello della Transilvania da cui tutto ebbe origine.

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