Regia di Eduardo De Filippo vedi scheda film
Enormi sacrifici dovette compiere Eduardo De Filippo per scrivere due commedie su cui lui riponeva molte aspettative.
Riteneva addirittura che potessero sbaragliare la concorrenza delle altre occupando posizioni di assoluto rilievo nella classifica di gradimento redatta dal pubblico a lui affezionato.
Ma le cose non andarono nella maniera auspicata visto che con ''la grande magia'' ed il ''contratto''(le due per cui stravedeva) non riuscì ad ottenere molti consensi, in particolar modo con la prima. Probabilmente non vennero apprezzate a sufficienza perché meno lineari rispetto a quelle che gli diedero tanta celebrità.
Ma sono cmq dei lavori di assoluto valore che, con uno stile atipico ma efficace, mettono in evidenza delle verità innegabili.
Nel ''contratto'' tutta l'attenzione è rivolta
sul denaro, che può essere considerato come l'unico mezzo attraverso il quale un uomo può farsi rispettare ed onorare.
Consapevole dei vantaggi che offre, è estremamente motivato ad ingegnarsi in tutti i modi possibili pur di farlo diventare più sostanzioso e corposo.
È per questo motivo che diventa estremamente avido ed opportunista. Soltanto la morte può estraniarlo definitivamente dalla ricchezza accumulata ed è proprio per questa ragione che si batte arduamente per scongiurarla.
Alcune volte, nella speranza di poter vivere più a lungo, è disposto anche a seguire i consigli che gli vengono forniti da quegli individui che godono della fama di poter risuscitare i morti.
Il protagonista di questa commedia è proprio uno di quelli.
Dice di poter esercitare il suo potere soltanto su quei tizi che si impegnano a firmare un contratto che li vede costretti a dare ad ogni membro della famiglia un pezzo di patrimonio.
In realtà questa specie di mago, che ha la nomea di destare gli uomini dal sonno perpetuo, è soltanto un imbroglione che specula su queste situazioni per ricavarne dei benefici economici certamente non irrilevanti.
Quindi la ricchezza si pone al centro di tutta la commedia perchè anche i miserabili quando se la trovano di fronte non riescono a trattenersi dalla voglia di possederla
E la scena finale vuole mettere in evidenza proprio questo fatto facendoci vedere come si azzuffano i poveri per accaparrarsi più roba possibile dal pranzo messo a disposizione dal loro ricco proprietario terriero, che si era impegnato a sottoscrivere quel contratto che l'avrebbe messo al riparo dalla morte soltanto se si fosse comportato bene con i più deboli. Commedia molto amara dove Eduardo De Filippo interpreta il personaggio più vile di tutta la sua carriera.
Anche se in alcuni passaggi è un po' lenta merita senz'altro la visione, perche è con una storia originale e ben strutturata, che è stata in grado di conseguire l'obiettivo per cui era stata concepita.
Bravissimi tutti gli attori, anche quelli di contorno che qui hanno fatto tutti quanti un figurone.
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