Regia di Marty Callner vedi scheda film
Spettacolo in puro stile standup comedy per Robin Williams, che si scatena in un monologo a base di sport, economia, animali, chirurgia plastica e tanto altro, rincarando la dose soprattutto su (l'11 settembre era ancora un ricordo fresco) politica e religione.
Che Robin Williams fosse un attore a trecentosessanta gradi, istrionico e trasformista, non è certo una novità per nessuno; ma se qualcuno volesse vedere con i suoi occhi di cosa realmente era capace il Nostro, questo spettacolo che lo vede in scena completamente da solo, con un microfono appeso alla camicia su un palco vuoto (a parte il classico tavolino con le bottiglie d’acqua), è di certo l’occasione perfetta. Cento minuti cento: una durata spropositata per questo tipo di spettacoli, che in genere arriva a un’ora tonda o la supera di poco; ma Williams sul palco dà tutto sé stesso, gode delle risate del pubblico e non si ferma praticamente mai, se non per bere – e beve tantissimo, anche perché è un interprete scalmanato e vulcanico, che ama dare una dimensione visiva alle sue gag verbali. Il risultato, questo Live on Broadway, può anche avere un titolo anonimo, ma è assolutamente roboante e convincente; anzi, talvolta il comico supera perfino sé stesso sconfinando in territori politicamente scorretti (battute sul Papa o sul rapporto tra Michael Jackson e i bambini) e tutt’altro che adatti a un pubblico televisivo, come ci si potrebbe attendere da un attore da Blockbuster. Ma Robin Williams è stato molto, molto di più, e questo show è un modo eccellente per riassaporare, al di là del testo ancora oggi godibile al netto di qualche riferimento all’attualità americana dell’epoca, la sua eccellente mimica e le sue straordinarie capacità vocali. 6/10.
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