Regia di Ratchapoom Boonbunchachoke vedi scheda film
TFF 38 - LE STANZE DI ROL
"Sono Ang. Spesso puttana, meno spesso spia".
Ang è una prostituta trasgender, che, un po' a corto di clientela, accetta di buon grado e si dimostra piuttosto portata a partecipare a missioni spionistiche internazionali, al soldo di organizzazioni incognite che la contattano alla prima necessità.
Nell'ultimo incarico, il personaggio rinuncia agli abiti femminili per trasformarsi in un "cisgender", situazione che gli permette di instaurare un rapporto sentimentale con lo studente attivista al centro della missione.
Tutto andrebbe per il meglio, non fosse che Ang si innamora davvero della sua presa, e comincia ad interessarsi alla causa per cui il giovane si batte, sensibilizzandosi per la prima volta alle basi che muovono il movimento dei ribelli.
Tra gatti che parlano, ambientazioni descritte nel dettaglio, ma insufficienti per collocare la vicenda entro un contesto geografico e temporale perfettamente definito, lustrini e paillettes a suffragio di un certo modo di intendere la quotidianità e il personale approccio all'esperienza di vita, Red Aninsri è un mediometraggio sorprendente, bizzarro, folle, opera d'esordio di Ratchapoom Boonbunchachoke che prende continuamente alla sprovvista lo spettatore, sbilanciandosi senza contegno tra vari generi, e spiazzando chi prova a incasellare l'opera entro determinati punti fermi.
Supportati da un più concreto apporto narrativo, ecco che ci saremmo trovati di fronte ad un autore perfetto, e ad un gioiello cinematografico di gran valore.
Consideriamo invece, e per il momento, questo piccolo film un trampolino di lancio per l'ascensa di un regista talentuoso ed assai promettente.
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