Regia di Mike Williams (Romano Ferrara) vedi scheda film
Per riuscire a impossessarsi di un diamante che si trova nella giungla, un avventuriero dovrà vedersela con la regina Gungala, giovane e avvenente.
Mike Williams, il regista, è in realtà l'italianissimo Romano Ferrara; L. A. Rotherman, lo sceneggiatore, è invece un nome completamente anonimo: che si tratti di un altro pseudonimo dietro cui Ferrara si cela? Probabile, sia perchè Rotherman non risulta abbia mai più lavorato nel cinema, sia perchè nel circa-sequel Gungala la pantera nuda (Ruggero Deodato, 1968) l'unico sceneggiatore accreditato è proprio Ferrara. Comunque stiano le cose, Gungala la vergine della giungla è una pellicola dozzinale realizzata a puro scopo alimentare e con un basso livello di professionalità, che sfrutta l'avvenenza della protagonista - la giovane Kitty Swan, in quel momento piuttosto richiesta sul grande schermo - per imbastirle attorno una storiella di avventura, esotismo e con qualche nota maliziosa derivante da alcune scene in cui la ragazza compare nuda. Le maglie della censura si allentano, prodottini di questo tipo cominciano a venire a galla; ma non è tanto l'inconsistenza della trama, a infastidire: è proprio la realizzazione sciatta, il principale problema dell'opera. Nel cast compaiono anche Poldo Bendandi e Linda Veras; le musiche di Angelo Francesco Lavagnino sono forse la cosa migliore. Quarta e ultima regia (in sei anni) per Romano Ferrara. 2/10.
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