Trama
Regina, una ragazza di quindici anni che ha perso la madre anni prima, sogna di fare la cantante. Il padre, Luigi, che rappresenta ormai tutta la sua famiglia, crede molto nel talento della figlia e non smette mai di supportarla. D'altra parte Luigi la capisce bene perché lui stesso ha dovuto rinunciare alla propria carriera musicale proprio per stare vicino alla figlia. Il loro legame sembra fortissimo, indissolubile, almeno fino a quando, un giorno, un evento imprevedibile cambierà le loro vite.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
L'idea del film nasce dalla voglia di raccontare un conflitto generazionale giocato sul terreno della colpa e delle responsabilità di un padre incapace di prendersele e di una figlia che per questo si sente smarrita, priva di punti di riferimento. All'improvviso la protagonista vede qualcosa che non va in quell'uomo che le sembrava perfetto.
Sono partito dal saggio di Massimo Recalcati, Il complesso di Telemaco, nel quale l'autore affronta l'assenza e la scomparsa della figura di padre. Telemaco infatti lo attende per poter ristabilire in casa quella che Recalcati chiama "la legge della parola", la capacità di svolgere una funzione educativa verso i propri figli. L'arrivo di un padre maturo e pronto all'ascolto è un bisogno fondamentale per le generazioni dei figli di ogni tempo. Sin dai primi momenti nella fase di scrittura ho sentito l'opportunità di fare un film sincero e universale che potesse arrivare al cuore dello spettatore, raccontando una storia che oscillasse tra film di genere e romanzo di formazione in una Calabria insolita e personale.
Il conflitto e la relazione tra Luigi e Regina, uniti da un rapporto simbiotico prima dell'evento tragico, è l'aspetto che mi preme raccontare. Giorno dopo giorno, Regina si troverà a compiere un viaggio negli inferi del proprio io, per intravedere soltanto alla fine una piccola luce da seguire. Una luce dalla quale poter ripartire.
Mai come oggi sento il bisogno di raccontare una figura come quella di Regina, capace di essere un simbolo forte ma al contempo fragile, positivo e giusto, con la voglia di salvare suo padre e salvarsi. Salvarsi dai mostri che popolano il proprio io, perché non c'è peggior nemico di noi stessi. E non è un caso che un insegnamento così saggio arrivi proprio da una giovane. Staccarsi dal padre, ma senza lasciarlo dietro, aiutandolo a essere un uomo. Un uomo migliore.
Trailer
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Commenti (12) vedi tutti
vicenda interessante (anche se un po' angosciante) ma ritmo troppo lento
commento di Artemisia1593Abbastanza noioso, con buchi nella sceneggiatura.
commento di gruvierazStoria carina per un Film che seppure abbastanza lento,tiene per un pò anche se non annoia.Bene le Interpretazioni anche della giovane Protagonista.voto.6-.
commento di chribio1Le intenzioni sono buone ma i risultati purtroppo non sono all'altezza delle aspettative. Le premesse erano interessanti ma il film manca poi di sottigliezza esplorativa nel disegnare il travaglio interiore della giovane protagonista. Difetta un poco insomma la capacità di lasciare al non detto il sottotesto profondo di una storia di formazione.
commento di (spopola) 1726792Delicato, efficace, d’impatto: bello. Un film che consiglio e che mi è piaciuto particolarmente.
commento di WilliamBrownVisto per caso qualche sera fa su Now ed è stata una piacevole sorpresa. Dal cast pensavo fosse il classico film italiano, invece l'argomento del senso di colpa è trattato con delicatezza e originalità. La ragazza è bravissima, Montanari in un ruolo inedito regge bene la scena. Consigliato
commento di nicoscarpinoUn film totalmente fasullo, didascalico, nonostante la buona prova di tutti gli attori. Il finale buonista, che dovrebbe riequilibrare la sfilza incredibile di scelte sbagliate dei personaggi, è il colpo di grazia, del resto, un finale alla Bresson in una produzione italiana rai è fantascienza. E mai vista una scuola tanto linda e pulita.
commento di r.237Un bel film italiano dove il regista è bravo nel tenere alto il registro drammatico e qualitativo delle recitazioni. Molto interessante la 17enne Ginevra Francesconi anche se forse un po' troppo monoespressiva, ma è giovane il talento c'è e si farà. Ogni tanto anche la Rai contribuisce a qualcosa di decente.
commento di bombo1Una discreta opera prima con un dramma familiare eccessivamente tetro (come i paesaggi) un'isola in mezzo al mare magnum del nostro cinema.
commento di ezioFilm molto bello, diretto in maniera brillante. Non sono d'accordo con chi vuole sminuire il canovaccio del film, soprattutto perché il dramma messo in scena viene trattato sotto profili molto più complessi e interessanti.
commento di Giofe86Intenso dramma umano. Tema non originale, ma ben sviluppato .Ottima la prova attoriale della giovanissima protagonista
leggi la recensione completa di Furetto60Il regista, sceglie di mettere in scena una storia da un punto di vista per niente convenzionale. Una giovane e talentuosa protagonista. Una regia dalla mano sicura, delicata e tensiva. Riesce veramente con poco a tenere il ritmo. Per niente d'accordo con questo Smithee, che ha voluto distruggere il film, critica nulla, per niente costruttiva.
commento di lucimancini