Regia di Navot Papushado vedi scheda film
NETFLIX
La giovane e tosta killer Sam (Karen Gillan) fu abbandonata dalla madre, assassina su commissione pure lei, quando aveva appena 12 anni, finendo per crescere presso uno spietato gruppo di criminali (capitanati dal bieco leader interpretato da Paul Giamatti) che la conducono alla medesima professione della genitrice.
Durante un'incarico che si presenta come uno dei tanti, la necessità di far fuori, oltre che un uomo di fatto tutto fuorché il cliché del classico bandito, ma anche sua figlia di otto anni, induce Sam a ribellarsi al sistema, cercando rifugio presso una singolare biblioteca gestita da alcune toste colleghe della madre (le tre splendide "streghe" armate sino ai denti Carla Gugino, Angela Bassett e Michelle Yeoh).
Si farà viva anche quest'ultima (una splendida Lena Headley), e la lotta per debellare The Firm, ovvero il clan dei criminali dal quale fugge Sam, diverrà un obiettivo necessario ed indispensabile per rimanere vivi.
Dietro la direzione dinamica ed energica dell'israeliano Navot Papushado (di cui non avevo apprezzato l'efferato ma confusionario Big Bad Woves presentato al TFF 2013), Gunpowder Milkshake mixa e frulla come peraltro promette già il titolo, generi disparati come noir, thriller e western e persino le arti marziali, senza tuttavia riuscire a rendere armonico un risultato finale che finisce per risultare un po' troppo parodistico ed emulsionato, falsato da scenografie degne di una soap accurata, e da una ironia sin troppo facile che si alterna ad un pulp un po' di maniera.
Certo il paio di scene che includono il trio di sicari scemi dalla ridarola incontenibile, anche mentre si fanno letteralmente massacrare dalla spietata Sam, risulta piuttosto divertente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta