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Gunpowder Milkshake

Regia di Navot Papushado vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Gunpowder Milkshake

di Marco Poggi
6 stelle

Samantha (Karen Gillan è una superkiller che ha ucciso il figlio di un boss della mafia e fatto fuori, sempre per il cartello per cui lavora, "l'Impresa", un uomo che le lascia in "eredità" la figlia piccola di otto anni e mezzo (anzi, otto e e tre quarti). Storia di simpatica mattanza ma anche di famiglia, con donne travestite da bibliotecarie.

Samantha è una superkiller (Karen Gillan), che ha ucciso il figlio di un boss della mafia e fatto fuori, sempre per il cartello per cui lavora, "l'Impresa", un uomo che le lascia in "eredità" la figlia piccola di otto anni e mezzo (anzi otto e e tre quarti). Storia di simpatica mattanza ma anche di famiglia, con donne guerriere travestite da bibliotecarie, frullati americani da gustare al bar e madri amorevoli (ma pure loro assassine) con la cinepresa che guarda a Quentin Tarantino, Sergio Leone, Luc Besson e Robert Rodriguez. Pellicola d'azione  al femminile in cui più che Karen Gillan, l'algida protagonista (era nebula nella saga dei Guardiani di Jams Gunn), colpiscono Lena Headley, Carla Gugino, Angela Bassett, Michelle Yeoh e Paul Giamatti. Visivamente, il film è una gioa per gli occhi, non presenterà grosse novità, ma diverte, inoltre il cerchio che si ripete madre-figlia è intrigante. Poi, le "zie" di Samantha sono una forza della natura, come anche la madre killer che compare all'improvviso e i libri della biblioteca che nascondono armi da fuoco e da taglio. Da notare le scene dei tre killer sciocchi, malmati dalla Gillan, e la performance di Paul Giamatti, che si cala bene nel ruolo del "capo" traditore della Gillan. Scontro fra killer donne contro un esorcito di killer uomini, dove il sangua abbonda, ma non troppo, anche per via delle ragazzina "adottata" da Samantha. C'è chi vede, in questo film, una versione John Wick al femminile, io , invece, ci vedo più situazioni pulp alla Tarantino e alla Rodriguez, come ho già scritto. Di certo, non è un capolavoro, però non annoia. Da vedere.

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