Regia di Dzintars Dreibergs vedi scheda film
Anche la Lettonia ha una sua Storia, fatta di dominazioni, l'ultima delle quali fu quella sovietica. Questo film, con produzione del tutto autarchica, ne racconta i travagliati anni della Prima Guerra mondiale, attraverso la storia vera di Aleksandrs Grins, qui col personaggio di Artur, della sua lotta contro i tedeschi, prima, e contro i rivoluzionari russi, dopo. Scrisse un libro, "Blizzard Of Souls", da cui è tratto il film, prima di essere ucciso dalle purghe sovietiche nel secondo conflitto mondiale. Un patriota, insomma, uno di quei personaggi che una piccola repubblica come la Lettonia celebra in questo film, patriottico il giusto. La storia del fuciliere Artur è una storia, in fondo, già vista molte volte, una storia di crimini subiti, perdite dolorose e di guerra, rappresentata senza novità rispetto a decine di pellicole precedenti: il fango, la neve, i cadaveri, le fughe, gli strazi. Il tutto senza grande coinvolgimento, con una regia piatta, che non emoziona e attori mediocri, per nulla empatici, compreso, purtroppo, il ragazzino principale. Interessante, forse, per i lettoni, ma poco appeal e interesse per chi vive lontano da quei luoghi e ha già visto e stravisto, al cinema, situazioni simili. Un film alla Wajda, se vogliamo, regista che non amo, che non riesce a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi.
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