Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Dio c'è perchè non c'è! Se ci fosse non ci sarebbe!
Non sappiamo se Dio esiste, possiamo immaginare che esista, come possiamo immaginare altre forme di vita nell'universo e attraverso la nostra co(no)scienza di ciò che ci penetra e ci circonda creare un immagine di entrambi plasmata su noi stessi perchè in entrambi i casi a volte o di rado sono semplicemente il riflesso di ciò che siamo nel microcosmo del nostro universo ma ogni qual volta cerchiamo di rappresentarli in maniera tangibile incappiamo nel ridicolo o nella banalità se non nella trivialità più elementare.
A
I) Rappresentazione cristiana di Dio: un uomo che muore su di una croce in maniera violenta sembra essere efficace e disturbante ma è pur sempre una rappresentazione che fa perdere tutto il suo mistero, tutto quello di cui abbiamo bisogno, di quell'interrogativo che ci fa andare avanti.
II) Rappresentazione induista: un elefante umanoide, oppure una tipa che balla con sette o mi pare otto braccia allungate come tentacoli, eccetera eccetera.
Visioni o allucinazioni da zoo per bambini.
III)Rappresentazione nelle altre religioni: come sopra perchè sto già annoiando e non arrivo al punto.
B
I)Rappresentazione classica dell'alieno: vedi "Incontri ravvicinati del terzo tipo" strausata e ormai obsoleta.
II)Rappresentazione scolastica dei bambini: dodici braccia, un occhio solo, sei zampe viola, quattro rosse, comunica dicendo brllll brllk brkll brklll e chi più ne ha.....
III)Rappresentazioni varie: taglio corto perchè dovrei scrivere oltre l'infinito.
Poi un bel giorno del 1968 esce un film del signor Stanley Kubrick che inizia con l'alba dell'uomo dove gli ominidi che non hanno niente di umano iniziano il loro percorso verso l'evoluzione che sembra partire proprio con la comparsa di un parallelepipedo nero, traslucido, levigatissimo, alto circa tre metri, denominato monolito, che cosa sarà?
E' Dio? E' una entità aliena? E' la co(no)scienza? O è l'insieme di tutto ciò che è ignoto come il suo nero più inesplicabile mistero?
Sta di fatto che dal contatto della scimmia denominata "Moonwatcher" con tale figura l'ominide compie un balzo in avanti tanto ampio quanto il volo di un osso che lanciato in aria innesca una evoluzione meccanica trasformandosi dall'arma primordiale che può essere denominata clava a quella più altamente sofisticata denominata bomba nucleare in orbita intorno al pianeta.
L'uomo non mangia più carne cruda e si muove nello spazio cosmico con i suoi veicoli avveniristici in cui vengono serviti cibi sintetici o quantomeno rimpiccioliti, sono passati quasi 40 minuti e non è ancora stato emesso un vocabolo che uno, l'andamento dell'uomo nello spazio è lento e faticoso come era lenta e stentata l'andatura del suo antenato peloso di molti anni prima, le immagini del cosmo infinito fanno roteare navi spaziali e bulbi oculari a tempo di walzer come in un ballo immaginario.
Annoiati da questa visione? Perplessi per la scarsa comunicazione?
Io direi poca immaginazione e mancanza di fantasia alla propensione nello spazio, esigenza ingiustificata di spiegazioni per un film che non vuole darne: lo stesso Arthur C. Clarke autore della novellizzazione della pellicola disse a chiare lettere che l'intento suo e di Kubrick era quello di generare più domande che risposte negli spettatori, bisogna sentirlo emotivamente 2001, non è sempre obbligatorio capire a volte è bello farsi trasportare senza dover domandare.
Identificazione: Dr Floyd - Eywood - americano - astronauta -
Nell'Hotel Hilton della stazione orbitante gli capita di incontrare rivali russi incuriositi dalla mancanza di risposte ai loro S.O.S. indirizzati alla base lunare dove egli è diretto, ma non sarà che c'è un misterioso parallelepipedo nascosto sotto la terra grigia del cratere Tycho, una sola potentissima emissione verso un'altra frontiera per l'umanità si innesca attraverso il nuovo contatto.
Sempre più lontano, sempre più solo con il suo destino l'uomo insegue un mistero inesplicabile e per suo conto gli astronauti Pool e Bowman intraprendono il difficile viaggio verso Giove, sono alla ricerca di qualcosa di imprecisato che impaurisce la macchina, imppazzisce la macchina fino alla ribellione perchè l'uomo non può usufruire di calcoli e operazioni per spiegare ciò che non può e soprattutto non deve essere spiegato, altrimenti perderebbe la sua umanità e diventerebbe una macchina lui stesso, come HAL e la sua sfiducia nei propri pezzi di ricambio, nel proprio mezzo di viaggio e nei suoi figli nella pancia dell'astronave Discovery che svela il proprio destino al suo ultimo uomo dello spazio attraverso lo spiegone del dottor Floyd mentre HAL ha appena cantato la sua ultima filastrocca sconfitto come un bambino che gioca a nascondino.
L'uomo riverente Bowman ha solo il dovere di andare avanti senza chiedersi troppo e senza voler spiegare troppo perchè al di la di tutto c'è sempre l'uomo, oltre l'infinito c'è l'uomo: solo, vecchio, morente, nascente.
Il genio di Mr Kubrick è ignoto come la definizione del monolito: due extraterrestri forse ma forse Dio c'è o forse non c'è e non potete aspettarvi che si risponda attraverso un film alle domande con la D maiuscola, si può solo ancora una volta constatare di come esse siano intorno a noi, intorno al monolito, intorno a Giove ed oltre l'infinito.
L'odissea nello spazio è il film sull'uomo e la sua odissea interiore e nello spazio, Kubrick solo che è il più grande poteva filmare dei concetti astratti più grandi dell'universo, un kaleidoscopio di immagini memorabili: dal walzer delle astronavi alla discesa nel cratere ansiolizzati dalle voci in coro orchestrate Ligeti, il cerchio mobile della centrifuga nell'astronave Discovery, l'eiaculazione dei pod e la fecondazione della camera di decompressione con lo spermatozoo Bowman ostinato nell'andare ancora avanti per stabilire un contatto, passando prima nel cervello del cervello elettronico e poi attraverso un tunnel spaziale composto da cablogrammi, riprese aeree al negativo, immagini microscopiche che appaiono come un macrocosmo, fino ad una prigione che sembra una collocazione e alla fine gli occhi dello star child che vola via come l'uomo di domani.
5 stelle? Mio Dio...... Qui è pieno di stelle!
- The ultimate trip -
Spaziale
Vorrei vedere un montaggio del film con tutte le scene tagliate ma so benissimo che ciò non è possibile perchè Kubrick non solo fece bruciare tutte gli outtakes ma fece distruggere tutti i modellini, le scenografie e tutto il resto appena dopo la conclusione delle riprese.
Ogni secondo di questo film è stato studiato minuziosamente da sua maestà cinema l'inarrivabile, insuperabile Stanley Kubrick.
Bravissimo Keir Dullea! (si pronuncia Kir Dullì) Fu scelto dal maestro dopo averlo apprezzato nel ruolo di un giovane schizofrenico in "David e Lisa" ed il suo sguardo inquieto cresce sempre di più dal momento in cui HAL si ribella.
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