Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Il legame dell'Uomo con il Tempo e con lo Spazio ed i suoi rapporti con la scienza e la tecnologia, che sono il centro del film, non vengono narrati in un racconto articolato, ma filtrano attraverso il tentativo di rappresentare visivamente questa esperienza. "Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva" ha detto lo stesso Kubrick. Sotto la scorza spettacolare di questo film di fantascienza miliardario c'è un contenuto filosofico, così come è Filosofia (con tutte le ironie che si possono fare) domandarsi da dove veniamo, dove andiamo e perché esistiamo. Se poi la soluzione proposta non ci convince è un altro discorso, perché ovviamente ciascuno può formulare cento ipotesi diverse. Rare altre volte come in questo caso è stato fondamentale il contributo della fotografia (di Geoffrey Unsworth) degli effetti speciali di Douglas Trumbull e dall'uso sia enfatico che ironico (e sottolineo ironico) delle musiche di Johann Strauss, Richard Strauss, Aram Kachaturyan e György Ligeti.
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