Regia di Carlo Leone, Mario Siciliano vedi scheda film
Sonia e la sua amica Marina hanno dei problemi coniugali, riassumibili genericamente così: infedeltà, praticate o subite da parte dei rispettivi mariti. Nulla è meglio di una bella orgia tra amici per ristabilire l'armonia e la felicità delle coppie.
Uno tra i film a luci rosse più sconclusionati e privi di senso in maniera netta che esistano è senz'altro questo L'amica di Sonia, che pochissimo promette e molto meno mantiene; si tratta di una delle rare regie di Carlo Leone (fantasiosissimamente accreditato come Charles Lion sui titoli di testa), che pare abbia diretto tre porno fra il 1982 e il 1984 e basta in tutta la sua vita, nonché di un 'copione' – ammesso che questa parola abbia un significato, qui – firmato da Mario Siciliano, altro mestierante dell'hard, noto principalmente per alcune puntate nel cinema di genere (Lee Castle è invece il suo pseudonimo). Spesso, per il rude montaggio e la maniera brutale in cui la storia manca del pur minimo supporto logico, pare di assistere a un film di montaggio (no pun intended: quello fatto con le forbici alla moviola) raffazzonato quanto basta per confezionare approssimativamente un'ora e mezza di scene di sesso da spedire nelle sale VM18. Non che serva chissà quale sensibilità per mettere insieme un film porno, ma qui davvero l'operazione sembra essere stata gestita da un gorilla ubriaco, dalla scrittura alle riprese fino al final cut. Manco a dirlo, c'è poco di cui esaltarsi anche per il pubblico voyeurista-onanista. In scena: Marina Hedman, Guia Lauri Filzi (Gui Filz), Sonia Bennett, Fernando Arcangeli, Ornella Picozzi (Sandy Samuel), Laura Levi e altri ancora. 1/10.
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