Regia di H. C. Potter vedi scheda film
Non è una commedia e basta - come io mi aspettavo e come fanno credere le recensioni - è un film anche commedia, ma che ha molti momenti e temi seri. Siamo infatti in presenza di un protagonista piuttosto cinico e con pochi scrupoli, che vuole servirsi di un'istituto femmminile per l'aiuto dei soldati americani nel mondo al fine di raggranellare quattrini e squagliarsela. Per questo non esita ad usare una donna, ma il gioco gli sfuggirà di mano, e la coscienza da sotto i piedi. Non mancano i momenti dove si ride, come quando arrivano i poliziotti all'istituto e quando il protagonista mette in atto i suoi inganni (l'assegno), ma in altri momenti non si ride affatto, e anzi ci si commuove. Bellissimo il momento quando è in chiesa col prete greco che gli legge la lettera: questo crede che lui sia addolorato per le notizie sui suoi cari, mentre lui si sta invece rendendo conto quanto carogna è stato. Il tema del risveglio della coscienza e del riscatto dal male era un tema caro al cinema di quegli anni (come in svariati film di Billy Wilder, per quanto venga etichettato come cinico) e che oggi è praticamente scomparso (ricordo solo Michael Clayton), semplicemente perchè la coscienza è stata liquidata come un impaccio, o come qualcosa di assolutamente relativo e privo di valore. Invece non lo è. Cary Grant era secondo me tra i massimi attori in assoluto. E anche Potter era bravo, sia con le commedie, come col surreale, che con film più profondi come questo. Bella, brava e sconosciuta (oggi) Laraine Day.
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