Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
film alquanto interessante e ben riuscito. la famiglia montelli si trasferisce in una casa molto più grande e costosa di quella che si potrebbero permettere. la casa è in svendita. i montelli sono assoggettati ad un padre padrone che eccede nelle punizioni corporali per la minima cosa. è pur vero che se nella stanzetta dei due figlioletti più piccoli trova una parete disegnata con un mostro alato grondante sangue con su scritto "disonora il padre-porci", magari i 5 minuti potrebbero girare a tutti. però nella casa c'è dell'altro. nello scantinato c'è una parete di legno basculante che da accesso alle viscere della casa, umide e malsane, invase dall'acqua e da melma fetida che brulica di mosche. troppo felici di ricominciare daccapo in una villa da sogno i de feo non danno retta agli innumerevoli segnali strani, fino a quando la moglie dolores non decide di far intervenire il parroco, padre adamsky, con una canonica benedizione delle quattro mura domestiche. il capofamiglia è un ateo convinto e non vuole preti e il figlio maggiore sonny comincia ad accusare disturbi vari non appena varca la soglia della casa nuova. conflitti mai sopiti e sempre pronti ad esplodere dovuti all'irruenza di un padre e di un marito che non riesce a limitare e a controllare i propri scatti d'ira. nel mentre sonny, il figlio maggiore, continua a peggiorare fino a quando una sera che si trova in casa da solo, viene assediato e visitato da un'entità demoniaca che lo viola in un passaggio del film veramente bello e con dei movimenti di macchina fluidi che fanno letteralmente sentire la possessione che avviene. derivativo, si certo, la parte finale col prete e sonny è debitrice dé l'esorcista non si discute, ma nonostante il "risaputo" il film riesce comunque ad inquietare e a far paura. anche la prova degli attori a cominciare dal sonny di jack magner è tesa e coinvolgente. un classico dell'horror di serie B che non delude ad ogni nuova visione. la commistione tra il dramma famigliare e l'invasamento demoniaco in puro stile deformazioni fisiche e antipatia nei confronti del sacro farebbero cadere la catena al solo sentirne parlare, ma qui l'equilibrio è pregevolmente stabile.
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