Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Tre anni dopo il buon risultato commerciale di "Amityville horror",venne realizzato questo sequel che potrebbe raccontare anche vicende accadute prima delle sventure capitate a James Brolin e Margot Kidder nel film originale:una famiglia va a vivere nella casa in cui alberga uno spirito demoniaco che si insinua nel figlio e lo porta a compiere un massacro,più volte annunciato.Quando uscì fu una produzione ambiziosa,prodotta da Dino De Laurentiis,realizzato in 3D (uno dei pochissimi titoli negli anni Ottanta con questo formato),scritto da Tommy Lee Wallace,che avrebbe diretto il terzo "Halloween" l'anno dopo,musicato da Lalo Schifrin,con scenografie di Dimitri Basile:fu uno dei fiaschi che mise male il produttore italiano trasferitosi negli States,e il coinvolgimento di Damiani,che era sì un eclettico,ma questo è probabilmente il suo esperimento più forzato,si giustifica probabilmente per il tentativo da parte di De Laurentiis di puntare su un regista d'esperienza e abile nel cinema di genere.Non che "Amityville possession" sia molto peggiore di diversi altri horror,semplicemente viaggia sul risaputo,segnali sempre più sconcertanti e terrorizzanti,una follia che serpeggia e alla fine esplode,con un'ultima parte in cui ci si ricollega al filone esorcistico,con qualche effetto speciale artigianale relativamente impressionante,ed un cast di caratteristi per una volta al centro della storia.Molto scontato,compresa la "sorpresa" conclusiva,che sottolinea l'eterno ritorno delle forze maligne.
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