Regia di James Mangold vedi scheda film
Probabilmente la mia opinione sarà un po' controcorrente ma devo dire che la forza di questo film è in gran parte merito dell'interpretazione carismatica di Angelina Jolie. A parte come si è calata nel personaggio, ma espressività e mimica trasmettono davvero gli stati d'animo che vuole farci percepire. La Ryder anche di per sé è convincente, ma l'ho vista molto più forte e a suo ago in altre pellicole rispetto a questa, nonostante regga benissimo il confronto con la Jolie, che l'Oscar (a che si voglia dire) se lo è meritato veramente.
Sfogata sul punto attrici, devo dire che questo film, pur rientrando nella categoria problemi mentali e manicomi, non mi è sembrato calcare molto la mano su questa parte di questioni; non che manchino certamente, ma ho notato che, a parte il solito insegnamento "scopri di avere un problema se sei la prima persona ad ammetterlo", poi non è che si scandagli molto psiche umane o metodologia di cura della stessa. Più che altro si va a guardare da vicino queste donne, forse più "normali" delle altre, e i loro rapporti interpersonali, da amicizie a screzi. Una ricerca più sociale a tratti che psicoanalitica/psichiatrica/socio-psichiatrica. Ad ogni modo il film non spicca più di tanto e osa comunque troppo poco, perché mescolare troppe cose insieme.
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