Regia di Daniel Myrick, Eduardo Sánchez vedi scheda film
Tre studenti, due ragazzi e una ragazza, attirati dalla leggenda dello spirito maligno di una strega che si aggirerebbe nella vecchia cittadina di Blair, nel Maryland, decidono di armarsi di telecamera e attrezzatura da campeggio per cercare di catturare qualche testimonianza del fenomeno.
Caso cinematografico che ha dato origine ad un filone non ancora interrotto di emuli, quello del falso documentario, la pellicola degli esordienti Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez di ricorda ancora oggi principalmente proprio per l’innovativo espediente di presentare delle riprese dal sapore amatoriale, sporche, confuse, parziali, permettendo allo spettatore di vivere in prima persona le stesse emozioni provate dai protagonisti (interpretati tra l’altro da attori non professionisti).
Nonostante la trovata all’inizio funzioni, con l’avanzare dei minuti e il latitare dei colpi di scena o dei dialoghi interessanti, la visione inizia a trascinarsi stancamente, dando l’impressione di un dilatarsi della durata, che in verità è anche abbastanza contenuta.
Sicuramente un esempio che ha rivoluzionato a suo modo l’horror, ma non particolarmente incisivo in quanto troppo infarcito di momenti riempitivi privi di coinvolgimento.
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