Regia di Daniel Myrick, Eduardo Sánchez vedi scheda film
3 ragazzi si recano nel bosco di Blayr a girare un documentario sulla strega che si dice abiti ancora lì e abbia fatto impazzire un uomo poi processato per infanticidio. Opera semi-documentaristica molto amatoriale sicuramente debitrice del ben più riuscito CANNIBAL HOLOCAUST. Ha un grosso difetto: quella di durare troppo e di mettere in bella mostra tempi morti da annoiare. Pregi? Sicuramente quello che ad un certo punto la trama si sposta sul versante thriller e ci regala un bel finale tutt'altro che banale! La cosa divertente comunque è il fatto che molti siano andati al cinema dopo aver letto su internet che si trattava di una storia vera! Bufala di 1° categoria! Queste cose ingenue accadevano decenni fa e (spesso!) gli spettatori amavano essere presi in giro nonostante intuissero che a volte era tutta finzione (il fascino che esercita(va)no i mondo movies ad esempio!). Inizialmente THE BLAYR WITCH PROJECT aveva anche un prologo dove si vedeva la polizia che parlava del filmato ritrovato e i genitori delle vittime intervistati. Girano voci che le scene furono tolte dall'edizione definitiva dopo una querela in tribunale effettuata dal regista Ruggero Deodato (autore di CANNIBAL HOLOCAUST). In effetti con quelle sequenze i 2 film erano quasi identici (a parte l'argomento e le motivazioni dei protagonisti, qua tutt'altro che criminali ammazza-indios...). Le scene furono comunque utilizzate in alcuni trailer, nel backstage e in documentari di complemento trasmessi anche in televisione.
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