Regia di Daniel Myrick, Eduardo Sánchez vedi scheda film
Fu un piccolo cult alla fine degli anni '90, ma fondamentalmente un fuoco di paglia. Già dieci anni dopo questo filmetto realizzato in maniera povera con una scusa autoreferenzialesi ricorda poco e senza grandi entusiasmi; rimane nell'immaginario la scena - verso il finale - in cui la ragazza si confessa davanti alla telecamera, ormai cosciente di essere prossima alla morte. Il bello e il brutto (quindi solo il brutto) di tale tipo di operazione prettamente dogmatica (questo E' un documentario perchè E' un documentario: o ci credi o guardati un altro film) sta nella lentezza delle scene, nella dispersione dei dialoghi, nell'inutilità delle inquadrature, nella povertà dei mezzi, nell'esasperato realismo insomma. Che si prenda come un piccolo fenomeno estemporaneo, bizzarro e a suo modo originale, va benissimo; che lo si consideri un (bel?) film è francamente esagerato.
Tre ragazzi si recano in un bosco; hanno una videocamera per realizzare un documentario sulla leggendaria strega che abita la zona. Non appena si inoltrano nel bosco, però, cominciano a succedere strane cose...
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