Regia di Michele Quaglieri vedi scheda film
Un brutto uomo di una certa età si scopre improvvisamente impotente; un sedicente sessuologo gli consiglia varie tecniche per vincere il problema. Nel bel mentre una lunga serie di donne giovani e sexy gli si propongono, ma lui ha in testa solo Pamela.
L'obiettivo è naturalmente sfruttare la popolarità televisiva appena raggiunta, grazie al Bagaglino, da Pamela Prati. Prorompente bellezza, non esattamente un'attrice, la Nostra viene affiancata in questa pellicola da alcune piacenti colleghe altrettanto disastrose dal punto di vista della recitazione, ma tanto l'unica cosa che conta è il brivido malizioso della sequela di scenette (blandamente) erotiche infilate in una trama semplicemente pretestuosa. I nudi e gli accoppiamenti sono frequenti, tanto che la versione che oggi ci giunge grazie al web (canale Youtube della Minerva Pictures, quindi versione 'ufficiale') dura soltanto 52 minuti; il montaggio è rude ed evidentemente sono state mutilate parecchie parti giudicate eccessivamente provocanti: ma i toni del lavoro sono talmente giocosi e la Prati è troppo famosa per poter pensare che esistano anche scene softcore o simili. Comunque sia, Una donna da guardare è un pasticcio informe da qualunque prospettiva lo si voglia considerare, con - fra gli altri - George Ardisson, Domiziano Arcangeli, Cinzia De Carolis, Mauro Vestri e Sonia Topazio; una colonna sonora qualitativamente alla pari con quelle dei film porno (Gianni Sposito) e una sceneggiatura di Riccardo Ghione, già autore di svariati copioni erotici, alcuni anche meglio riusciti (Scandalosa Gilda, Fotografando Patrizia). Sul regista Michele Quaglieri, alla prima e unica apparizione su un set cinematografico, non c'è molto da dire. 1,5/10.
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