Regia di Roberto Baeli vedi scheda film
Un aitante operatore finanziario americano, raggiunta la mezza età, capisce quanto noiosa e ripetitiva sia la sua vita basata esclusivamente su cifre e movimenti di denaro. Decide perciò di ripercorrere le sue origini italiane, delle quali sa poco o niente, acquistando una masseria in Puglia. Quando finalmente si trasferisce nello Stivale, però, trova ad accoglierlo una realtà molto differente da quella che si aspettava, a partire dalla masseria... che sembra non esistere più.
Roberto Baeli: chi era costui? Ma è semplice: il regista, sceneggiatore (insieme a Pietro Genuardi e Fabio Giacobbe), montatore, coproduttore e supervisore delle musiche di Viaggio a sorpresa; se Genuardi e Giacobbe si ritagliano anche due piccoli ruoli nel lavoro, quantomeno Baeli non schiera sé stesso anche come interprete. Anche perché nel cast artistico ha a disposizione un'accoppiata eccezionale che mira sicuramente all'apprezzamento da parte del pubblico più vasto, ma anche all'acquolina in bocca degli amanti del trash: quella formata da Ron Moss e Lino Banfi. E le attese di entrambe le categorie di potenziali spettatori sono rispettate: il primo recita come in Beautiful, il secondo come nelle commedie scollacciate degli anni Ottanta, osando anzi qualche articolata frase in dialetto pugliese piuttosto stretto che all'epoca non era neppure così usuale. Cento minuti difficili da digerire, principalmente per via dell'inconsistenza della trama, sebbene la confezione non sia in alcun modo tirata via; tra gli altri attori in scena anche Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Totò Onnis. 2,5/10.
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