Regia di Giuseppe De Santis vedi scheda film
Il più bel film di Giuseppe De Santis. Roma ore 11 il ritratto lucido di un’epoca passata, ma che ritroviamo al giorno d’oggi la disoccupazione giovanile.
Roma ore 11 Italia-Francia 1952 la trama: In seguito ad un annuncio di lavoro per un posto da segretaria pubblicato su un giornale, più di duecento ragazze si presentano in via Savona a Roma per ottenere il posto di segretaria e dattilografa presso lo studio di un ragioniere. In un paese oppresso dalla disoccupazione e dalla difficoltà per le giovani donne di trovare lavoro, rispondono all’annuncio diverse categorie di donne, servette, prostitute che vogliono cambiare vita, donne con il marito disoccupato ed anche figlie della buona borghesia romana, tutte accomunate dallo stesso tragico destino, il crollo della scala di via Savona. La recensione: Roma ore 11 è forse il più bel film di Giuseppe De Santis, anche di più di “Riso amaro” regista di matrice neorealista, come De Sica e Rossellini, autore di un cinema altamente stilistico e caratterizzato da intense ed efficaci scene corali, il più americano dei nostri autori insieme a Pietro Germi. In Roma ore 11 si avvale della collaborazione di Elio Petri come aiuto regista prezioso anche nel contattare le vere protagoniste dell’incidente di via Savona, fatto realmente accaduto nel gennaio del 1951. Collaborano alla sceneggiatura Zavattini e Sonego, fidati collaboratori di Vittorio de Sica ed Alberto Sordi, mentre la bella colonna sonora la dobbiamo al maestro Nascimbene. Un film che riesce abilmente a riprodurre la realtà dei fatti. Film altamente drammatico e ad alta tensione emotiva e psicologica, tutta l’azione è circoscritta sulla scala che crollerà a causa di un litigio causato da una delle ragazze che salterà la fila causando l’effetto panico, molto ben girato dalla mdp. Un film che emoziona e ci fa trepidare per il destino di queste povere ragazze in cerca semplicemente di “Un posto al sole”. Colpiscono gli occhi di tutte, carichi di paura di speranza e di un sogno umile di ottenere un lavoro dignitoso. Bellissima la scena girata al commissariato con tutti gli sguardi puntati su Luciana la ragazza che saltando la fila provoca il disastro, ma anche lei è una povera vittima, come le altre, una meravigliosa Carla Del Poggio, ma sono tutte bravissime in questo film, volti indimenticabili, ritratti superbi, grazie a De Santis. Lucia Bose’, Lea Padovani, Delia Scala, Elena Varzi, Irene Galter, Maria Grazia Francia, che interpreta Cornelia Riva l’unica che morirà in seguito all’incidente, la più giovane di tutte, per un destino cinico e baro. Il film rappresenta l’immagine nitida e veritiera del nostro paese nel dopoguerra, la ricerca ossessionante del posto di lavoro, filmato da Giuseppe De Santis, con occhio lucidamente speranzoso, ma carico di disperazione, un film che dopo settant’anni è ancora attuale sia per il tema della disoccupazione giovanile, sia per il rispetto che non sempre la nostra società riserva alle donne. Visto in una splendida edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Nello stesso 1952 Augusto Genina diresse il film “Tre storie proibite” dedicato al medesimo incidente di via Savona. Voto 9 Interpreti e personaggi Lucia Bosè: Simona Carla Del Poggio: Luciana Renzoni Maria Grazia Francia: Cornelia Riva Lea Padovani: Caterina Delia Scala: Angelina Elena Varzi: Adriana Raf Vallone: Carlo Massimo Girotti: Nando Irene Galter: Clara Paolo Stoppa: padre di Clara Armando Francioli: Romoletto Paola Borboni: Matilde Eva Vanicek: Gianna Checco Durante: padre di Adriana Alberto Farnese: Augusto
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