Regia di Simon Wincer vedi scheda film
"D.A.R.Y.L." diretto nel 1985 da Simon Wincer,
devo dire non mi è dispiaciuto.
La storia tratta che in mezzo in un
incidente,una coppia trova uno strano
bambino chiamato Daryl,che ha una
perdita parziale della memoria.
Lui ha 12 anni,è molto intelligente,
ha facilità di apprendimento,bravo a giocare a baseball,
ed un calcolatore,e un giorno viene affidato
momentaneamente da una coppia senza figli che lo
adora immediatamente.
Però un giorno arrivano i genitori che per
la verità sono due scienziati e D.A.R.Y.L.
si viene a scoprire che è un prodotto di laboratorio.
Il Film prodotto dalla "Columbia Pictures",
è un Film tipico degli anni '80,che ricorda
alla lontana "E.T." e "Corto circuito",
come tipo di successione degli eventi,
anche se con le dovute differenze.
L'idea iniziale è geniale perché tu
ti affezioni al personaggio subito,
e cominci a tifare per lui,ma non
ci arrivi immediatamente che sia
un Robot sperimentale.
Certo poi dopo che sai com'è
la situazione risulta scontato,
e a tratti cade nel "Provincialismo U.S.A.",
ma la regia attenta con buone
scelte di inquadrature di Simon Wincer
riesce a coinvolgerti a dovere
nelle scene di azione e movimento,
ma anche con battute molto divertenti.
Infatti le scene che ti rimangono
impresse sono l'inseguimento in
macchina con la polizia e anche
nella parte finale sull'aereo.
Qui non manca il generale cattivo che
lo vuole fare fuori e sguinzaglia
la polizia per trovarlo.
Da segnalare la buona direzione
degli Attori soprattutto Barrett Oliver
("La storia infinita")che è strepitoso
e da solo con la sua tranquillità prende
tutta la scena ma anche Mary Beth Hurt-
Michael McKean-Kathryn Walker-Ron Frazier
e Ed Grady.
In conclusione un Film medio
che ricalca il Cinema di Spielberg
dell'epoca,per il suo modo strappalacrime
ma che però ha una regia che ti coinvolge e ti fa
tifare per Daryl fin dall'inizio,e alla fine rimane un
prodotto gradevole per la sua dinamicità
di inquadrature e regia e per la miscela di
commedia,melò e fantascienza che funziona,
ma l'"Happy End" è dietro l'angolo.
Il mio voto: 6,5.
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