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Follie d'estate

Regia di Edoardo Anton, Carlo Infascelli vedi scheda film

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La recensione su Follie d'estate

di mm40
2 stelle

Durante un movimentato viaggio in treno alcuni passeggeri si scambiano aneddoti buffi e licenziosi.

Il film da cui viene presa la maggior parte del materiale che compone questo Follie d’estate è Ridere! Ridere! Ridere!, antologia di varietà firmata nel 1954 da Edoardo Anton; a collegare i vari episodi (piuttosto distanti tra loro per ambientazione, interpreti e trama) c’è una flebile trama che vede protagonista un Tiberio Murgia venditore ambulante di bikini (!) su un treno, attorno al quale si sviluppano i numerosi racconti che compongono in sostanza questa pellicola, a cui viene attribuita anche la regia di Carlo Infascelli. In totale è un’ottantina di minuti di sketch sparpagliati, in bianco e nero, della durata di pochi minuti ciascuno (alcuni anche pochi secondi, come rapide barzellette), con un cast che spazia da Walter Chiari a Renato Rascel, da Tino Scotti a Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, Monica Vitti, Carlo Dapporto, Dario Fo, Franca Rame, Riccardo Billi, Fanfulla, Francesco Mulé, Umberto D’Orsi, Alba Arnova, Ferruccio Amendola, Galeazzo Benti, Memmo Carotenuto, Carlo Campanini, Memmo Carotenuto e (persino) altri ancora: sterminato, in pratica. Gustoso e godibile come una vecchia replica estiva tratta dalle teche Rai, Follie d’estate è un film nato con ambizioni molto ridotte e che oggi, col suo carosello caleidoscopico del mondo dello spettacolo che fu, ha come principale motivo di interesse una evidente funzione documentaristica. 2,5/10.

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