Regia di Robert Connolly vedi scheda film
Dopo venti anni il detective Aaron Falk torna a Kiewarra per presenziare al funerale di Luke Hadler, suo amico di gioventù che prima di suicidarsi avrebbe assassinato sua moglie Karen e il loro figlio Billy. Su richiesta degli Hadler, certi che il figlio non centri nulla con il duplice omicidio, Aaron decide, seppur riluttante, d’intrattenersi e d’indagare sul caso.
In un’estate rovente e arida, in cui la siccità del titolo la fa da padrona, Eric Bana torna nella natia Australia per rendere omaggio a un vecchio amico e conseguentemente per risolvere un caso che affonda le radici in una giovinezza piena di ombre. Partito da Kiewerra, città dello stato di Victoria, per scacciare i fantasmi di un caso di cronaca nera, Aaron Falk, lo stesso Bana, in grado di caratterizzare un poliziotto della metropoli ma altrettanto incapace di replicare alle accuse degli abitanti del luogo, inferociti sia per la sua decisione di aiutare la famiglia Hadler, sia per la sua semplice presenza, a causa di vecchi rancori mai del tutto sopiti nel corso degli anni, torna dopo due decenni a Kiewerra, più per prassi che per voglia e facendosi alla fine travolgere da ricordi di ogni tipo, dai più piacevoli ai meno edificanti.
Fra le mani di Robert Connolly, regista proveniente dal mondo del teatro, il romanzo d’esordio di Jane Harper, scrittrice di origine britannica ma Australiana d’adozione, diventa un modo per muoversi su un duplice piano narrativo, appoggiandosi a continui flash back necessari per motivare l’ostracismo degli abitanti di Kiewerra nei confronti di Aaron e le indagini per il caso Hadler.
Film che sfrutta alla perfezione il libro al quale si ispira e le atmosfere piene di malinconia per il tempo passato, con un Bana sugli scudi così come la fotografia firmata da Stefan Duscio, capace di immortalare alla perfezione le lande australiane.
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