Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Chi è senza peccato - The Dry

di claudio1959

8 stelle

Bellissimo thriller drammatico sentimentale, girato con stile minimalista, in Australia terra stupenda, per colori e spazi sconfinati, resta impressa giovane attrice Bebe Bettencourt nel ruolo della dolce Ellie, morta annegata a 17 anni.

Chi e’ senza peccato e’tratto da un romanzo di Jane Harper, il regista Robert Connoly, ne ha tratto un thriller secco, come indica il titolo originale “The dry” che si riferisce al problema naturale delle scarse piogge in Australia, dove è ambientato il film. L’opera si svolge intorno a due vicende tra presente e passato, si parla di segreti, bugie e sensi di colpa, per qualcosa che si poteva fare e non si è fatto. The Dry essenzialmente è un thriller drammatico molto coinvolgente , un vero e proprio giallo costruito intorno a due eventi mortali, un presunto omicidio-suicidio nel nostro tempo ed un misterioso annegamento nel passato. Ogni scena girata e’ essenziale per la comprensione dei due enigmi, ci fa capire la psicologia dei vari personaggi, il loro mondo interiore, i moti della loro anima. Tutti i personaggi sono caratterizzati bene ed interpretati in modo mirabile dagli attori protagonisti. Eric Bana interpreta il ruolo di un poliziotto federale in trasferta che torna dopo vent’anni nel piccolo paese sperduto, dove è ritenuto il responsabile dell’annegamento della giovane Ellie sua amica avvenuto anni prima, torna per partecipare al funerale del suo amico d’infanzia Luke. Bana gira in modo efficace, di poche parole, ma con una mimica facciale degna dei migliori attori di Hollywood, efficace anche Genevieve O’Reilly nel ruolo di Gretchen, amica del passato di Aaron(Eric Bana), splendida Bebe Bettencourt nel ruolo di Ellie Deacon, la ragazza annegata in modo misterioso, attrice nuova di notevole capacità espressiva, possiede uno sguardo incisivo, che rimane nella memoria, si rivede volentieri anche il grande Bruce Spence, nel ruolo del padre dell’ucciso Gerry Hadler, chi non lo ricorda nella saga di “Interceptor”. Aaron rende alla perfezione il suo tormento interiore ed il suo senso di colpa, per il drammatico ricordo del passato, che si interseca con il presente, dove la gente del posto lo ritiene l’assassino impunito di Ellie. Non essere riuscito a salvare la giovane ragazza a cui voleva bene di cui si stava innamorando, sarà il suo fardello emotivo, il giallo si mischia con il dramma ed il sentimento in modo fluido ed armonico e fa funzionare il film. Bellissimo il finale che non svelo, però anticipo che non si tratta di omicidio suicidio, ma di ben altro, toccante e commovente la scena finale dove Aaron nel bosco ritrova lo zainetto di Ellie, con il suo diario, che svelerà tutto il mistero della sua morte prematura. Il cinema australiano ci ha dato nel corso degli anni ottimi registi come ad esempio Peter Weir e George Miller, ma soprattutto bellissime storie, ambientate in paesaggi da favola, negli sconfinati spazi di una nazione stupenda.

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