Regia di Norman Jewison vedi scheda film
VOTO : 7.
“Hurricane” è il classico esempio di cinema robusto che si realizza con sempre minor frequenza negli ultimi anni.
Poca fantasia o idee particolarmente originali sono presenti, ma c’è una convincente messa in scena (non mirabolante, ma semplicemente adeguata al contesto) e l’attore principale si sfrutta (ed è bravo) al punto giusto.
Nel 1967 il pugile Robin Carter, soprannominato “Hurricane”, viene condannato per omicidio plurimo, nonostante le prove a suo carico non siano così schiaccianti, anzi.
Dopo vent’anni e più, dopo mille ricorsi, viene finalmente assolto.
Il film è concepito in maniera semplice, ma anche intelligente, infatti mescola tanti aspetti, mantenendo un buon ordine filmico e generando una scaletta coinvolgente e ben rappresentata in immagini.
Vediamo così un’alternanza completa di aspetti di vario genere, dall’infanzia del protagonista, ai suoi matches sul ring, passando per gli anni di prigionia dove il suo carattere del personaggio si è rinforzato e temprato.
Se la regia è corretta, ma notevole nel ricreare un insieme solido e convincente, tanto merito per la riuscita del film va alla prova di Denzel Whashington, che mostra un carattere valido a 360°.
Va anche ricordato un cast di supporto piuttosto ricco e la canzone che ai tempi dedicò al personaggio Bob Dylan, mica uno qualunque (anche questo, a noi che siamo distanti dal personaggio, dovrebbe farcelo sentire più vicino e “pesante”).
Certo, per parlare anche dei difetti, risulta evidente, che la storia è stata parecchio romanzata inserendo aspetti per rendere il tutto maggiormente cinematografico, ma in fondo di cinema si parla e queste “invenzioni” in fondo ci stanno, anche se probabilmente si poteva studiare qualcosa di migliore.
Quindi nel complesso questo “Hurricane” lo considero un buon film, che regala quanto ci si aspetta prima di vederlo, senza grandi invenzioni o un rispetto eccessivo di quanto la storia abbia detto, ma rimane anche un prodotto appagante e messo insieme come si deve.
Non fondamentale, ma ben fatto.
VOTO : 7.
Senza tanti fronzoli, costruisce un insieme che funziona alla grande.
VOTO : 7/8.
Grandissima prova, intensa sotto tutti i punti di vista, si vede che ha "sentito" il personaggio e lo ha studiato come si dovrebbe sempre fare.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
VOTO : 6.
Dignitosa.
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