Tao Lan è finita in carcere perché in un eccesso d'ira ha ucciso la sorellastra con una bastonata. Sono passati diciassette anni e ora la ragazza, uscita dal carcere, torna in licenza premio (è la notte di Capodanno), a casa dai genitori. La accompagna una guardia carceraria che non se la sente di lasciarla sola, visto che nessuno è venuta a prenderla fuori dal cancello del carcere. Il viaggio le fa scoprire che la Cina non è più la stessa e che la casa dove abitava con i suoi è stata demolita.
Note
Ieri e oggi. Passato e presente. Società e famiglia. Stato e individuo. Sono questi i nodi e i cliché del cinema cinese. Il regista mescola, con misura, l'economia sentimentale del melodramma con l'immediatezza figurativa del documentario.
Dalla Cina un'altra opera intensa e coinvolgente, viva e amara, vera e delicata, quasi documentaristica, un ritratto pieno di tristezza, impregnato di solitudine, dolore, rimpianti, malinconie, paure ed incertezze, ma anche di speranza e dolcezza, di amore e solidarietà, di amicizia e tenerezza non solo nello splendido e sincero rapporto che si instaura tra Tao Lan e la guardia carceraria che… leggi tutto
Non che è che odio Sanremo...potrebbero anche esserci belle canzoni,ma per la prima volta quest'anno,sarà anche per l'aumento dei canali dato dal digitale,assistiamo ad una contro-programmazione di films coi fiocchi…
Un film che si rifà a dei schemi un po' troppo rigidi, ma che riesce a trasmettere la commozione del momento, grazie anche a delle ottime intepretazioni.C'è il rischio del didascalismo, ma si salva in corner
Dalla Cina un'altra opera intensa e coinvolgente, viva e amara, vera e delicata, quasi documentaristica, un ritratto pieno di tristezza, impregnato di solitudine, dolore, rimpianti, malinconie, paure ed incertezze, ma anche di speranza e dolcezza, di amore e solidarietà, di amicizia e tenerezza non solo nello splendido e sincero rapporto che si instaura tra Tao Lan e la guardia carceraria che…
Ieri e oggi. Passato e presente. Società e famiglia. Stato e individuo. Sono questi i nodi e i cliché del cinema cinese. Sono gli stereotipi, i percorsi, i perimetri dentro i quali i cineasti di diverse generazioni strutturano le loro storie, cercano di mettere i cinesi davanti a uno specchio. Zhang Yuan scandisce il racconto in due tempi, separati da 17 anni: quante malinconie tra le macerie…
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Commenti (2) vedi tutti
Voto 6. [04.08.2012]
commento di PPUn racconto struggente del dramma di una famiglia nella Cina comunista. Premio alla regia.
commento di annabb