Regia di Eugen Jebeleanu vedi scheda film
TORINO FILM FESTIVAL 38 – CONCORSO TORINO 38 – PREMIO AL MIGLIOR ATTORE, CONRAD MERICOFFER
Cristi è un poliziotto che vive nella completa segretezza e più ossessiva riservatezza la sua condizione di omosessuale. Da qualche tempo frequenta uno steward francese, che approfitta delle soste a Bucarest, per andare a trovarlo, risiedendo a casa sua.
Ma la presenza dell'amante irrigidisce l'uomo, che non ha imparato ad accettarsi, né tanto meno a farsi accettare dal resto del mondo, e tende ad isolare questa sua storia all'interno delle quattro mura del suo piccolo appartamento.
La mattina successiva all'arrivo del ragazzo, il poliziotto viene incaricato di scortare, assieme alla sua squadra, un gruppo di manifestanti omofobi, che si sono appostati davanti ad un cinema in cui viene proiettato un film a tematica decisamente omosessuale, e già suscettibile altrove di aver aizzato disordini.
La situazione poi precipita, i manifestanti fanno irruzione in sala e i diverbi con gli spettatori paganti generano tafferugli. Tra questi ultimi, Cristi riconosce un tizio incontrato durante le sue avventure sessuali clandestine, che non fatica a riconoscerlo e a metterlo in evidente imbarazzo, facendolo reagire in modo da far precipitare la situazione, già pesantemente degenerata.
L'opera prima potente e granitica di Eugen Jebeleanu scava nel profondo di un disagio sociale che divide e lacera non solo la società, ma anche il principio stesso dello stare al mondo.
Un dilemma che il protagonista vive ancora in modo più complesso rispetto a chi lo circonda, nel bene come nel male almeno sostanzialmente schierato in una linea di pensiero a suo modo coerente e unidirezionale: Cristi, al contrario, si trova a vivere in entrambe le condizioni, sopravvivendo a stento ad un disagio che non riesce più a governare e in grado di incendiargli la coscienza, rendendolo come una belva ferita che attacca per non essere attaccato.
Forte di uno splendido piano-sequenza che lo avvicina al cinema del conterraneo e ormai noto Cristi Puiu (il film a cui mi riferisco in particolare è il notevole Sieranevada, il film, potente e disturbante, ha la forza di creare nello spettatore un subbuglio ed un disagio che lo trasportano quasi in mezzo al centro del contendere, facendolo in qualche modo subentrare epidermicamente nel dilemma esistenziale che attanaglia e mette al muro il nostro controverso protagonista.
Dalla Romania, un altro film potentissimo, uno dei migliori del Concorso torinese, meritatamente menzionato nel palmares col premio al bravissimo attore protagonista, Conrad Mericoffer.
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