Regia di Francesco Calogero vedi scheda film
Un metronotte durante il lavoro trova un collega moribondo. I due avevano avuto un alterco poco prima e l'uomo non solo si sente in colpa, ma rischia anche di essere accusato dell'omicidio.
Metronotte è la quinta regia di Francesco Calogero, cineasta apprezzato e premiato fin dall'esordio con La gentilezza del tocco, nel 1987; tratto da un racconto di Vincenzo Pardini, il film ha una sceneggiatura firmata da Calogero stesso insieme a Umberto Contarello (già scrittore di fiducia per Carlo Mazzacurati). Le vena 'autoriale' del regista viene però meno in questa occasione, nella quale si assiste a un curioso miscuglio di generi (nero, rosa, dramma, commedia) che in definitiva non porta da nessuna parte. La commistione pare senz'altro voluta, anche a giudicare dalla scelta di un protagonista come Diego Abatantuono, di primo mestiere comico ma noto anche per le sue efficaci parti drammatiche, da qualche anno a questa parte; è però lo stesso Abatantuono, chiamato a recitare in un registro troppo apertamente ridanciano, a costituire il primo ostacolo del lavoro. Allo stesso modo si può ritenere un po' forzata la sottotrama sentimentale che attraversa la pellicola longitudinalmente rispetto alla latitudine dell'intreccio noir. Fra gli altri interpreti vale la pena di citare Marco Messeri, Isabella Cecchi, Ugo Conti (immancabile spalla di Abatantuono), Flavio Insinna, Anna Safroncik, Antonio Petrocelli, Nini Salerno e Simona Caramelli. Dopo Metronotte Calogero si prenderà una lunga pausa dal grande schermo, ritornandovi solamente tre lustri più tardi con Seconda primavera (2015). 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta