Regia di Francesco Calogero vedi scheda film
Un giallo dominato dal nero della notte nella bianca Lucca.La bella città toscana è uno sfondo inconsueto per un film e anche il genere,il giallo,è ramo cinematografico che nel cinema italiano è assai raro da trovare al giorno d'oggi.Calogero è regista talentuoso,cerca di puntare più sull'atmosfera che sull'intreccio(diciamo che l'anima gialla del film è alquanto stinta in quanto l'indagine è forse la cosa meno itneressante che notiamo nel film),più sul personaggio del protagonista prigioniero delle sue ossessioni e delle sue smanie voyeuristiche che sulla risoluzione dell'enigma.Che,detto tra noi è poco convincente.Il perno attorno a cui ruota tutto il film è il sentimento forse poco limpido nei modi ma di una forza annichilente che il metronotte interepretato da Abatantuono ha per la bella russa,la quale dal canto suo racconta poche verità frammiste a molte bugie.E in questa sezione il film ha un anima noir in cui la dark lady manovra l'uomo accecato dalla passione...ma è solo un attimo,poi ci si incanala in solchi decisamente più ordinari.E'un film irrisolto,a tratti velleitario,a tratti confuso ma che riesce a evocare un atmosfera da provincia velenosa che ricorda le ultime fatiche di Chabrol,quindi una cosa assolutamente da non sottovalutare.Peccato che Abatantuono sia ingombrante e il suo ingombro volumetrico(metaforico)finisca per schiacciare il resto dell'ottimo cast e le aspirazioni del film.Sarebbe stato necessario un personaggio più ambiguo,più volitivo e tormentato dall'amore impossibile....
sempre affidabile
parte barbuta,ha la faccia da pacchi non correlata al suo personaggio
una dark lady di indubbio fascino
schiaccia il film sotto il peso del suo nome...
azzecca l'atmosfera ma è schiacciato dall'ingombrante protagonista e il giallo alla abse del film è lacunoso
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