Regia di Silvia Saraceno vedi scheda film
Antonio ha una ricevitoria del lotto a Napoli; una sera per caso salva la vita a un senzatetto che stava per essere investito e l’uomo lo ringrazia con un biglietto pieno di cifre. Nicola, amico di Antonio, gioca quei numeri e incassa una cifra miliardaria: la vita dei due amici è destinata a cambiare rapidamente, ma non per forza in meglio.
Con questa pellicola esordisce dietro la macchina da presa, nel 2000, Silvia Saraceno; nonostante il lavoro risulti sufficientemente gradevole dal punto di vista estetico e del ritmo, nonostante una storia ingarbugliata quanto basta, ma dai personaggi lineari e dagli snodi logici semplici, nonostante la presenza di un buon numero di interpreti più o meno famosi, rimarrà l’unica firma per il cinema della regista, che si dedicherà in seguito al documentario televisivo Le strade che unirono l’Italia (2013) e farà quindi perdere le sue tracce. Fra gli elementi di spicco del cast vale la pena di ricordare Enzo Cannavale, Biagio Izzo, Giovanni Esposito, Burt Young, Tony Sperandeo, Anita Caprioli, Sergio Assisi ed Elena Russo; la sceneggiatura – come detto, non priva di punti deboli e stereotipata in alcune scelte – è opera di Roberto Leoni, Enrico Caria e della stessa Saraceno, che si ritaglia peraltro anche una particina laterale. Un’ora e mezza leggera con una serie di volti perfettamente in parte: il risultato, nei limiti delle possibilità dell’operazione, può dirsi raggiunto. 4/10.
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