Regia di Troy Duffy vedi scheda film
In una Boston in cui i morti ammazzati in guerre di mafie non si contano,due ragazzi di periferia si ritrovano a diventare i giustizieri che eliminano vari gangsters con azioni pericolosissime e sanguinarie,li segue un detective dell'FBI eccentrico,che ricostruisce sui luoghi dei delitti le dinamiche rivivendole in modo molto coinvolto,e di per contro i boss cercano di mettere fine alle scorribande dei "Boondock saints" che costano molto sia a livello di "personale" che di affari.Realizzato all'epoca in cui il "tarantinismo"viaggiava ancora più forte del cinema dell'autore de "Le iene",come quando gli western spaghetti venivano prodotti a profusione,con inevitabile scadere della qualità anche dell'idea,il film diretto da Troy Duffy parte abbastanza bene,ma si ripete continuamente in sparatorie esasperate,riducendo i caratteri a macchiette,come nel caso dell'investigatore gay Dafoe che piano piano sostiene la missione dei due ammazzasette dei sobborghi,divenendo alla lunga poco interessante e troppo emulatore di certe caratteristiche dei film di Tarantino,senza alcuna originalità. Bravo Willem Dafoe fino a quando non comincia a perdersi in gigionismi esagerati,scontato abbastanza il finale,con il nuovo ingresso nella "società" degli eliminatori di malviventi.
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