Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Il re viene ucciso dagli invasori normanni; alla corte degli usurpatori si presenta un innocuo poeta che in realtà nottetempo diviene il Falco rosso, muovendo il popolo alla rivolta.
Buon mestiere e idee latitanti per questo cappa & spada d’altri tempi che basa tutto il suo intreccio (manicheo all’ennesima potenza) sulla solita rivendicazione del giusto immacolato che ha subito un palese torto da un inguaribile cattivo; Il Falco rosso è una pellicola come decine di altre di quel periodo, prodotta in maniera piuttosto sbrigativa da un regista che non disdegnava incarichi puramente alimentari, quale Carlo Ludovico Bragaglia. Questi, peraltro, in quello stesso anno licenziava anche il più noto Totò le mokò. Il Falco rosso si snoda attorno all’ennesima storiella di vendetta e giustizia personale, partendo da un soggetto di Bruno Valeri tramutato in sceneggiatura da Fulvio Palmieri e Vittorio Nino Novarese; qualche passaggio logico risulta inevitabilmente forzato, ma tutto viene imbastito nel nome dell’intrattenimento, senza tante sottigliezze. Nel cast: Jacques Sernas, Tamara Lees, Carla Calò, Arturo Bragaglia, Piero Palermini, Paul Muller nel solito ruolo di villain, Ugo Sasso e Pietro Tordi. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta