La recensione su Il talento di Mr. C

Chi è (davvero!) Nicolas Cage?

Nato come Nicolas Kim Coppola a Long Beach, in California, il 7 Gennaio 1964 da August Floyd Coppola, docente di letteratura comparata (!!) oltre che attore e dirigente cinematografico, e da Joy Vogelsang, ballerina e coreografa, mentre suo zio, fratello di August, è il famoso regista Francis Ford Coppola (per davvero!).

Dopo il divorzio dei genitori a 12 anni viene affidato al padre diventando anche lui attore (premio Oscar nel 1996 per Via da Las Vegas).

E’ un grande fan di Superman che avrebbe dovuto interpretare in un film diretto da Tim Burton ma si è dovuto invece accontentare di chiamare il suo secondo figlio Kal-El (davvero!) mentre il suo nome d’arte (adottato per non far pensare a favoritismi) è invece un omaggio a un altro personaggio dei fumetti, il Luke Cage della Marvel Comics, e al compositore John Cage.

“Non sono mai andato via!” !!

Si è sposato cinque volte, tra cui con la figlia di Elvis Presley, Lisa Marie, da cui si è separato dopo appena un mese (e mezzo) di matrimonio (davvero!) e la make up artist Erika Koike, matrimonio annullato quattro giorni dopo dal tribunale perché troppo ubriaco, secondo il suo avvocato, per rendersi conto di cosa stesse facendo.

Ha comprato il teschio di un tirannosauro che ha poi dovuto restituire al governo della Mongolia perchè risultava rubato e ha acquistato anche la LaLaurie Mansion, casa (stando alle voci infestata dai fantasmi) appartenuta alla serial killer Dolphine LaLaurie, un coccodrillo (!) e uno squalo (!!), tutte spese folli che ha dovuto rivendere (compresa la sua preziosissima collezione di fumetti messa all’asta per 1,68 Milioni di Dollari) per sanare il suo debito con il fisco americano che sembra ammontasse a più di 150 Milioni (!).  

In quarant’anni di carriera ha girato e fatto di tutto, compreso dare la caccia a Bin Laden (!) e condurre uno show in cui raccontava la storia delle parolacce (per davvero!).

La sua carriera è stata completamente folle almeno quanto la storia dell’uomo dietro al suo nome d’arte, spesso anche più interessante (ed originale) di molti dei suoi progetti ma é stato proprio questa sua anarchia, nella vita come anche nel lavoro, a renderlo un’icona pop, un meme vivente e un’opera rock (o Metal?) e che si presta benissimo a renderlo il protagonista perfetto di un racconto meta narrativo.

La cosa strana piuttosto è che nessuno ci abbia mai pensato prima (anche se alcuni obietteranno che alcune sue pellicole già lo siano di suo).

"Ma che accidenti abbiamo combinato con la nostra carriera?'"

A coprire una tale (colpevole?) mancanza ci pensa ora Il Talento di Mr. C il cui titolo originale é il ben più centrato (e ironico) The Unbearable Weight of Massive Talent (ovvero L’insostenibile peso di un talento immenso), opera di Tom Gormican, anche sceneggiatore insieme a Kevin Ettan, e che punta i riflettori su un uomo/personaggio probabilmente molto più iconico di molti dei prodotti in cui è apparso e che ne hanno decretato (come anche no) il successo.

Ma non aspettatevi un nuovo Essere John Malcovitch, un prodotto folle ed esagerato pieno di elementi strambi e/o grotteschi, in quanto Il talento di MR. C, per quanto comunque sopra le righe, è invece un qualcosa di molto più ordinario e godibile, che cita e omaggia il lavoro (e la vita) di Cage ma che non si permette mai di giudicare o di prendere posizione troppo estreme.

Cage interpreta una versione (molto) romanzata di se stesso sull’orlo di una crisi lavorativa (non riesce più a ottenere ruoli di rilievo), economica (è sommerso dai debiti), e familiare (incapace di comunicare con l’ex moglie e la figlia) che è costretto (per denaro!) ad accettare di partecipare alla festa di compleanno di un suo grande fan.

Inutile aggiungere che l’incontro con il fan gli cambierà la vita.

A tratti spionaggio ma prevalentemente un buddy movie tra due personaggi agli antipodi, il film cerca di analizzare il rapporto tra la Star (non necessariamente il solo Cage) e il proprio pubblico, sulla percezione che si ha del Divo e dell’uomo che si nascosto dietro al Divo ma anche di come questi veda e viva tale percezione di sé (la proiezione del se stesso più giovane che, come un fantasma del passato, critica e mette in discussione scelte personali e lavorative che non lo hanno reso quello che, probabilmente, sognava di essere) in quanto anche riflessione, anche se solo abbozzata, sulla Hollywood contemporanea (niente è più esplicativo di Cage che torna in vita quando si urla: AZIONE!) e di come il mondo dei social stia trasformando ogni cosa, anche nel modo di rapportarsi alla star famosa.

"Non me' somiglia pe' niente!" Cit.

Cage nella versione romanzata di se stesso é ovviamente perfetto mostrando anche parecchia autoironia, ridendo di se stesso e delle sue sventure, ma questo anche grazie all’apparto fondamentale di un ottimo Pedro Pascal, nuova star di Hollywood grazie a Il Trono di Spade e, soprattutto, The Mandalorian, che non ha alcuna remora a mettersi in gioco accettando di fare semplicemente da spalla a Cage, ma in una strettissima collaborazione che porta entrambi ad esaltarsi a vicenda.

Tutti gli altri interpreti, tra cui la nostra Alessandra Mastronardi ma anche Sharon Horgan, Lily Mo Sheen, (figlia di Kate Beckinsale e Michael Sheen) Tiffany Haddish, Ike Barinholtz, Paco Leon e Neil Patrick Harris (e Demi Moore) , vengono invece sacrificati sull’altare dei due protagonisti principali lasciando ben poca traccia.

VOTO: 6,5