Regia di Marcel Walz vedi scheda film
Atteso ritorno dietro la macchina da presa da parte del regista tedesco (trasferitosi a Los Angeles) Marcel Walz. Celebre per precedenti splatter estremi, qui l'autore trova un'imbarazzante battuta d'arresto. La trasferta americana sembra avere azzerato la carica eversiva e iconoclasta che era alla base della sua precedente filmografia.
Faye (Sarah French), celebre e apprezzata attrice di cinema, vede crollare il mondo dopo essersi sottoposta ad un intervento agli occhi per evitare di portare lenti a contatto, rimanendo cieca. Sottoposta a terapia riabilitativa, assieme ad altre persone sofferenti per la stessa patologia, trova in Luke (Tyler Gallant) - trainer muto che dialoga tramite un applicativo su cellulare - un forte supporto che la spinge ad affrontare il futuro in maniera comunque positiva. Una sera, sola in casa nella sua lussuosa tenuta sulle colline hollywoodiane, Faye viene spiata dal giovane che le ha consegnato a domicilio la cena. Il ragazzo decide di entrare abusivamente nell'abitazione, solo per essere aggredito e ucciso da un misterioso uomo mascherato: è un intruso da tempo insediato nei sotterranei, ossessionato da Faye.
Il regista tedesco Marcel Walz, celebre per esordi amatoriali estremi (Kadaver, Tortura), lentamente si è formato arrivando a dare esempio di uno stile particolare e affascinante, sempre restando in zone "di nicchia". La petite mort (2009), La petite mort II (2014) e Seed 2 (2014) ben rappresentano l'evoluzione professionale di Walz. Sono film dalle scarse sceneggiature, con personaggi poco credibili e trame inverosimili, contraddistinti da una violenza talvolta disturbante ma la regia è comunque di rilievo tanto che, nel 2016, Walz viene notato da produttori americani che decidono di affidargli il remake del mitico Blood feast. E' un primo passo indietro, a livello di rappresentazione grafica della violenza, ma un salto in avanti per la carriera del regista, dato che decide poi di trasferirsi a Los Angeles, location appunto di Blind.
Quest'ultimo lavoro purtroppo risente di uno script mediocre, attribuito a Joe Knetter, personaggio eclettico e già intravisto come attore in film dal risultato contrastante (da Death House ad Hanukkah, passando per Cynthia). Blind soffre di una lentezza endemica, dovuta appunto all'assenza di una vera sceneggiatura. Così dopo una prima lunga parte di preparazione - durante la quale ci vengono presentati i personaggi protagonisti - il resto del film trova una imbarazzante battuta d'arresto cementificata da una noiosa colonna sonora, mostrando unicamente il killer spiare ossessivamente Faye mentre indossa illogicamente una ridicolissima maschera da "pretty boy" (che senso ha, visto che la vittima è non vedente?). Nulla accade per tutto il film, dato che due delitti rappresentati sono risolti in modalità fuori campo, e la conclusione della storia è una delle più insignificanti mai viste in precedenza. Il cast è in parte e spicca in particolare Caroline Williams nel ruolo di Sophia (cieca dalla nascita e amica di Faye). La Williams è una prolifica attrice, prestata a diversi generi, ma nota più come screem queen dai lungi trascorsi (è presente sin dai tempi di Non aprite quella porta 2 di Tobe Hooper), che abbiamo potuto poi apprezzare nel già citato remake Blood feast, nell'inclassificabile Hanukkah e nel misconosciuto (ma stupendo) Verotika.
I motivi che inducono l'appassionato di horror a prenderne visione ci sono comunque. Ma la delusione è dietro l'angolo per chi volesse tentarne l'approccio. Girato nel 2019 e presente a qualche festival di settore (FrightFest London, Festival Of Fear e Beverly Hills) è stato ufficialmente rilasciato in Canada, Regno Unito e USA solo a novembre del 2020, con previsione d'uscita anche in Germania ma nel mese di dicembre.
"L’uomo è un cieco che sogna di vedere." (Friedrich Hebbel)
Trailer
F.P. 03/12/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 88'32") / Data del rilascio (Germania): 6/12/2020
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