Di ritorno dalla Svizzera a Roma, il boss Salviati, conosciuto da tutti con il soprannome di "il principe", trova la piazza rovinata da Rudy, un banditello locale ricco di presunzione e di uomini dall'assassinio facile. Tra i due litiganti si inserisce il commissario Baldi, che si avvale dell'aiuto di Rampelli, un ex collega. Grazie alla sua collaborazione, Baldi riapre il caso dell'uccisione di tre boss della malavita trovati morti nella casa di Mario Olivieri, a sua volta, scomparso nel nulla.
Note
Poliziesco di serie C scritto tra gli altri da Arrigo Petacco. Una particina per Jimmy il Fenomeno (Origene Soffrano).
Dialoghi truci ("Aò,ammazza", "Che fijo de na mignotta" e via dicendo), personaggi stereotipati (il buono vs. il cattivo), un substrato di violenza, morale e fisica, che invade trasversalmente tutti i protagonisti delle vicende; la dinamica è la medesima di mille altri polizieschi italiani contemporanei: una lotta al di sopra della legge fra la malavita ed un rappresentante delle… leggi tutto
Ecco un polziottesco degno di questo nomignolo spregiativo. Ci sono tutti i canoni; violenza a iosa, la polizia con le mani legate, la malavita che fa quello che vuole. In più qui troviamo una giovane Maria Rosaria Omaggio sulla sedia a rotelle, fragile e indifesa, unico elemento femminile della vicenda. La scena d'apertura, con un ammazzamento mitragliante a tavola durante una cena tra… leggi tutto
Ecco un polziottesco degno di questo nomignolo spregiativo. Ci sono tutti i canoni; violenza a iosa, la polizia con le mani legate, la malavita che fa quello che vuole. In più qui troviamo una giovane Maria Rosaria Omaggio sulla sedia a rotelle, fragile e indifesa, unico elemento femminile della vicenda. La scena d'apertura, con un ammazzamento mitragliante a tavola durante una cena tra…
Dialoghi truci ("Aò,ammazza", "Che fijo de na mignotta" e via dicendo), personaggi stereotipati (il buono vs. il cattivo), un substrato di violenza, morale e fisica, che invade trasversalmente tutti i protagonisti delle vicende; la dinamica è la medesima di mille altri polizieschi italiani contemporanei: una lotta al di sopra della legge fra la malavita ed un rappresentante delle…
Articolo di Tommaso Caldarelli, tratto da http://www.giornalettismo.com/archives/75742/gay-donne-chiesa-pontifex-violenze/ Ennesimo contributo di Mons. Babini sul sito cattolico. “E’ brutto che…
In questo paese accadono cose come questa: http://agenziami.it/articolo/4983/Ex+Eutelia+raid+dell+imprenditore+squadrista Ma pure, per esempio, come questa: http://www.youtube.com/watch?v=-40WnlKSK0o Ma quale…
Il nome di Mario Caiano è garanzia di un prodotto di buon professionismo, ma qui, al suo ultimo film, il regista napoletano non riesce ad offrire granché d'altro. Il protagonista ha un comportamento eccessivamente moderato, quasi catatonico (quando gli fanno ritrovare la casa sottosopra e il cane nel frigo commenta che in fondo "il mobilio era quasi tutto da buttare") e i…
sconsolante.con tutta la buona volonta'non si puo'rivalutare una ciofeca di questo genere.La vicenda non sta in piedi,gli attori o sono inespressivi(il commissario) o sono caricati a pallettoni(Steiner,tutto tranne che credibile).Mai visto rapinatori cosi'conviviali tra loro e cosi'deficienti,mai visto un poliziotto che ha la soluzione cosi'vicina sotto il naso e non la vede,vogliamo aggiungere…
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Commenti (4) vedi tutti
Mario Caiano conclude la sua carriera con un film che accumula tutte le polizie incazzate e le malavite violente degli anni 70.
leggi la recensione completa di mimmovelvetBellissimo! Ma Jimmy il fenomeno dove sta?
commento di lonestarUn cult.Bella la Omaggio.
commento di rosarioLa malavita attacca…la polizia risponde…e il film è una patacca!
commento di movieman