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The Forgiven

Regia di John Michael McDonagh vedi scheda film

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La recensione su The Forgiven

di supadany
5 stelle

Uno vale uno. Sarebbe bello (poter) pensare sia così, che, di fronte alla giustizia e alle regole vigenti, tutti siano uguali, tutelati nello stesso identico modo, considerati esclusivamente per le azioni compiute e non per lo stato sociale/culturale/politico di appartenenza. Purtroppo, sappiamo fin troppo bene che non funziona così, che le sperequazioni, sempre più macroscopiche, hanno creato divisioni insostenibili, consentendo a qualcuno di farla sempre franca a discapito di chi si accontenterebbe anche solo di intravvedere un gesto di inconfutabile pentimento, spingendo la parte penalizzata a reagire in modo scomposto.

The forgiven delinea un quadro che estremizza questo tipo di contingenza essere/avere, sollevando questioni di assoluta rilevanza senza riuscire ad accompagnarle con una resa cinematografica di livello altrettanto adeguato, eccessivamente diluita e castigata.

Sposati da dodici anni, i benestanti David (Ralph FiennesSchindler’s list, Il paziente inglese) e Jo Henninger (Jessica ChastainZero dark thirty, La scomparsa di Eleanor Rigby) si recano in Marocco per partecipare a un party esclusivo, indetto da Richard Galloway (Matt Smith - Doctor Who, The crown) e Dally Margolis (Caleb Landry JonesAntiviral, Scappa – Get out).

Durante il tragitto in automobile, David investe e uccide un ragazzino del posto. Su consiglio di Richard, denuncia il fatto alle autorità e tutto sembra poter essere archiviato senza scatenare particolari conseguenze.

Così, la festa può proseguire ma l’arrivo del padre del ragazzino cambia tutto.

Mentre David lo segue, accompagnato da Anouar (Said Taghmaoui - L’odio, Prima del tramonto), così da onorare la vittima e essere perdonato, Jo rimane alla festa, dove conosce il disinvolto Tom Day (Christopher AbbottThe sinner, Catch-22).

Quanto accadrà nelle ore seguenti, stravolgerà irreparabilmente il futuro di entrambi i coniugi.

 

Jessica Chastain, Ralph Fiennes

The Forgiven (2021): Jessica Chastain, Ralph Fiennes

 

Scritto e diretto da John Michael McDonagh, fratello maggiore del ben più celebre Martin (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, In Bruges), adattando il romanzo Nella polvere di Lawrence Osborne, The forgiven segna uno scarto netto rispetto ai precedenti lavori – brillanti e irriverenti - del regista irlandese (Un poliziotto da happy hour, Crazy dirty cops), condividendo, almeno in parte, questioni etiche/spirituali con Calvario.  

Dunque, mette in contatto due fette di mondo che non hanno nulla da condividere, con stili di vita che presidiano spazi agli antipodi, tra una ricchezza smodata, che non porta nemmeno più un minimo di effettiva felicità, e la povertà assoluta, che costringe chi sogna un futuro differente a compiere azioni azzardate.

A partire dal casus belli, esplicitato in apertura, queste due realtà finiscono per incontrarsi/scontrarsi, scandendo l’intero svolgimento, che tratteggia il mondo come un posto terribile, nel quale le brave persone scarseggiano e anche i più semplici atti di riguardo paiono sconosciuti, ormai completamente dimenticati, annegati in un vuoto pneumatico contraddistinto da vizi e difetti, con l’empatia soppiantata dai fiumi dell’alcol e ogni forma di integrità facilmente trascurata alla prima occasione utile (vedi l’adulterio).

Viceversa, la forma non va di pari passo con i contenuti, non premia i valori espressi o potenziali che siano, dimostrandosi involuta e sguarnita. Se l’esposizione è chiara, non si scorgono altre qualità degne di nota, tra un ingranaggio pigro, un fiato complessivamente corto e soprattutto un evidente deficit nella formulazione delle scene chiavi, compresa quella posta in chiusura, girata con una svogliatezza disarmante.

Infine, anche il cast vasto e diversificato non viene sfruttato appieno. Se Ralph Fiennes canta e porta la croce, sollecitato nell’unica transizione distintiva dell’intera pellicola (personaggio dapprima disgustoso, poi combattuto e infine (fin troppo?) consapevole delle sue manchevolezze), ed è un piacere ritrovare un attento e coinvolto Said Taghmaoui, già Jessica Chastain ha giusto una scena realmente scomoda e significativa, mentre un attore di razza qual è Caleb Landry Jones è clamorosamente sottoutilizzato, lo stesso dicasi – in modalità differenti - per Christopher Abbott, Marie-Josée Croze, Alex Jennings e Abbey Lee.

 

Ralph Fiennes, Matt Smith

The Forgiven (2021): Ralph Fiennes, Matt Smith

 

Alla resa dei conti, The forgiven lascia l’amaro in bocca ed è destinato a non imprimere (quasi) alcuna traccia del suo passaggio. Ha un nutrito gruppo di disquisizioni/prerogative – primarie e secondarie - da sviscerare ma presta troppe volte il fianco, non individua gli equilibri vincenti dal momento in cui biforca il suo orizzonte (il viaggio di David/la festa che continua con Jo pronta a scatenarsi) e quando mette i puntini sulle i vacilla paurosamente, nonostante i squassanti patemi, la malmostosa apatia degli abbienti, le dolorose perdite di chi ha solo la vita come bene utile da conservare, i perniciosi atteggiamenti e l’imbarbarimento dei costumi che esterna con continuità.

Anemico e intorpidito, claudicante e fiacco nonostante le molteplici frecce a sua disposizione.

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