Regia di Michael Showalter vedi scheda film
Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta Tammy Faye (Chastain, qui anche in veste di produttrice) e suo marito Jim Bakker (Garfield), evangelisti megalomani e di umili origini, crearono un impero grazie a mix micidiale di religione e televisione. I due telepredicatori, plagiatori senza scrupoli in un mondo che più perbenista e ipocrita non si potrebbe, tramite la loro emittente (la PTL) riuscirono a rastrellare somme stratosferiche bucando il video a suon di spattacolini kitsch, canzoni e slogan come “Dio vi ama!”, giocando sull’ingenuità di un popolo obnubilato dal credo religioso fin nelle sue fondamenta. Ma l’implacabile severità di un potente evangelista integralista (D’Onofrio) e qualche passo falso di troppo (a cominciare dalle ripetute frodi discali e dalle relazioni omosessuali di Jim, imperdonabili per credenti di quella risma) ne segnarono ineluttabilmente la parabola discendente.
Già in cabina di regia con il pessimo The Big Sick, Michael Showalter propone la storia vera di uno dei fenomeni americani sociologicamente più interessanti, quello dei telepredicatori. Ma a parte il tour de force trasformista di Jessica Chastain, gli occhi pesantemente bistrati e le lunghe ciglia come marchio di fabbrica del suo personaggio, il film ha poca anima e si risolve in una giustapposizione di siparietti che, alle apparizioni televisive, alterna stralci della vita quotidiana di una coppia perennemente immersa nel lusso più ostentato, lasciando alla scrittura filmica soltanto la cifra stilistica di una costante dominante celeste dall’evidente caratura simbolica e un tripudio di coloratissime scene ultrapop.
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