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Smoking

Regia di Alain Resnais vedi scheda film

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La recensione su Smoking

di bradipo68
8 stelle

Primo (o secondo, cambiando l'ordine dei film il risultato non cambia come in una semplice addizione) elemento del dittico basato sulle diversità delle vite dei vari personaggi partendo da un piccolo gesto a prima vista insignificante: l'accensione o meno di una sigaretta da parte di un personaggio.
Nessuna crociata antifumo , solo un'opera buffa tratta da una vera e propria follia teatrale che, forse suo malgrado, si traduce in uno squisito gioco cinematografico.
Le scenografie sono teatrali e non si fa neanche nulla per mascherarle, le scene sono tutte in esterni ricostruiti in studio, gli attori in scena sono solamente due che si spartiscono nell'arco dei due film ben 9 personaggi, ognuno col suo modo di parlare, muoversi e vestirsi.
E se Resnais non avesse avuto come complici due attori realmente fantastici come Pierre Arditi e come la sua musa(e compagna di vita) Sabine Azema il risultato non sarebbe stato rimarchevole come è in realtà.
Smoking(ma questo discorso vale evidentemente anche per No Smoking) non è solo teatro inscatolato nel formato cinematografico, usa le classiche convenzioni teatrali( modo di stare in scena e di recitare,gestualità e scenografie) per sovvertirle in modo finissimo.
I personaggi escono di scena e subito dopo rientrano altri personaggi in un meccanismo eminentemente cinematografico che sarebbe impossibile replicare a teatro anche solo per una questione di tempi.
Adattato magnificamente da Agnes Jaoui e da Jean Pierre Bacri,oggi figure di primo piano nel cinema francese ,coppia nel lavoro e nella vita, Smoking/No Smoking è un gioco cinefilo di elevato minutaggio( in tutto si arriva alle soglie delle 5 ore) ma che non dà mai l'impressione di essere troppo lungo o prolisso.
Resnais chiede complicità allo spettatore nell'assecondare le varie porte girevoli del destino che si aprono e chiudono durante il film.
Aperture e chiusure che avvengono varie volte e non sono  solo legate all'accensione o meno della sigaretta all'inizio.
Tutto è scandito da un "ou bien" (nella versione italiana tradotto con un semplice oppure), cioè una parziale marcia indietro per esplorare l'altra possibilità fornita dal caso.
Un gioco sofisticato che magari in qualche frangente sfiora l'arzigigolo ma che stimola continuamente l'intelligenza dello spettatore che si divertirà un mondo a stare dietro a tutta questa serie di finali alternativi.
Smoking/No Smoking è un esempio di cinema che non può essere subito passivamente.
Esige complicità, la stessa  che il regista chiede ai suoi attori allo scenografo e last but not least anche allo spettatore.

Su Alain Resnais

eccellente idea e realizzazione all'altezza

Su Sabine Azéma

eccellente

Su Pierre Arditi

eccellente

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