Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Esercizio - mostruoso - di stile, per Resnais, uno che dello Stile (maiuscola necessaria) ha fatto tesoro, nonchè il marchio di fabbrica della sua carriera. Da Hiroshima mon amour (1959) in avanti, il regista francese ha portato avanti un discorso multiforme, sconnesso a livello di contenuti e piuttosto restio alle etichette, ma per logica contraddistinto in ogni sua fase da un'indelebile impronta: quella della sperimentazione. Più raffinato e sottile (ma meno politicizzato e personale) di un Godard, Resnais tenta con Smoking e No smoking, due film apparentemente 'gemelli', un colpaccio di portata epica: raccontare le disavventure di un gruppetto di personaggi a distanza di cinque anni da un avvenimento apparentemente insignificante come quello di una sigaretta, fumata o meno che sia stata. Viene da chiedersi: perchè proprio una sigaretta? La sigaretta è forse scelta come simbolo del tempo che trascorre, del tempo perso, della pausa di riflessione; 'ou bien' (oppure), allo stesso modo, rappresenta la formula più volte reiterata per introdurre nuovi ed alternativi scenari. Ultima - certo non in ordine di importanza - trovata ad effetto: utilizzare per i nove personaggi solamente due attori, gli encomiabili Pierre Arditi e Sabine Azema, cui Resnais ha richiesto di tirare fuori il lato più schizofrenico del loro mestiere. Operazione riuscita, senza dubbio, per questo omaggio alla creatività ed al caos, elementi inscindibili, complementari, che rendono l'autore padre e padrone - sorta di divinità - dei propri personaggi. Sceneggiatura: Jean-Pierre Bacri e Agnès Jaoui, da un testo di Alan Ayckbourn; forte calco sull'atmosfera teatrale del lavoro, nelle scenografie povere (ma efficaci) e nel continuo ricorso a voci e rumori fuoricampo per sopperire alla mancanza di altri interpreti in scena. 7/10.
I Teasdale sono una coppia borghese dello Yorkshire. Un pomeriggio lei si trova in giardino, indecisa se fumarsi una sigaretta o meno. La fuma: da quel momento si scatenano una serie di eventi inarrestabili. Il giardiniere, segretamente innamorato di lei, frequenta per distrarsi la servetta di casa, che prende lezioni dal signor Teasdale, professore alcolizzato, mentre il vecchio padre del giardiniere è il poeta del borgo. Cinque anni dopo i nostri protagonisti si ritroveranno: sarà il caso a stabilire se ad un funerale o ad un battesimo...
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