Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Resnais rischia ma vince la scommessa: costruire due film complementari, che partendo da una stessa situazione si propagano in varie direzioni attraverso geometriche svolte del caso, cominciando dalla scelta della protagonista se fumare o meno una sigaretta (da cui il doppio titolo) per approdare a dieci soluzioni diverse. Ognuna delle dieci storie viene seguita a distanza di 5 giorni, 5 settimane e 5 anni dal momento iniziale, per apprezzare le conseguenze a breve, medio e lungo termine. Scenografia e trucco sono visibilmente posticci e, per accentuare l’artificiosità, i quattro ruoli maschili e i tre femminili sono tutti interpretati rispettivamente da Pierre Arditi e Sabine Azéma, cosicché sulla scena non si trovano mai più di due personaggi contemporaneamente. Ma, nonostante tutto, colpisce la fluidità degli snodi narrativi: le varie scelte, sebbene determinate da motivi a volte veramente insignificanti (una frase, un tono di voce), appaiono perfettamente plausibili; e ciò fa capire quanto poco possa bastare a cambiare un destino. L’unico problema è che, guardando i film dall’inizio alla fine, si ha qualche difficoltà a seguire i vari intrecci.
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